Roma, danno fuoco alla macchina della funzionaria municipale: arrestati in due

Un uomo e una donna sono stati scoperti e arrestati per aver dato fuoco e distrutto alcune auto, tra le quali quella di una funzionaria municipale: ecco perchè

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A Roma, nella periferia est della Città Eterna, a Tor Bella Monaca, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica per un incendio avvenuto la scorsa estate nel parcheggio del VI municipio del Comune di Roma, la Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di un uomo ed una donna.

Un uomo e una donna sono stati scoperti e arrestati per aver dato fuoco e distrutto alcune auto, tra le quali quella di una funzionaria municipale: ecco perchè

Nel pomeriggio dello scorso 7 settembre, il personale della Polizia di Stato Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Roma, ha concluso, in coordinamento con il personale della Polizia Locale Roma Capitale, VI Gruppo “Torri”, l’esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa per il reato di incendio doloso, nella stessa data, dal Tribunale di Roma – Sezione diretta dal Giudice delle Indagini Preliminari Ufficio 35.

Nella fattispecie, nel mese di luglio dell’anno scorso, il personale dei Vigili del Fuoco era intervenuto nel parcheggio del VI Municipio del Comune di Roma per un incendio che aveva completamente distrutto due macchine, danneggiandone una terza.

Le indagini hanno permesso di identificare, tramite l’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona, l’auto con la quale, dopo aver riempito, presso un vicino distributore, una bottiglia di benzina, un uomo, un 44enne romano pluripregiudicato, ha cosparso di liquido infiammabile un’altro veicolo e le ha poi dato fuoco.

Successivamente è stato anche possibile identificare i soggetti gravemente indiziati dell’incendio, sia grazie all’attività di studio e comparazione delle immagini acquisite, anche grazie al lavoro del personale specializzato della Polizia Scientifica ed attraverso attività di natura tecnica, sia svolgendo le tradizionali attività di appostamenti, pedinamenti, interrogatori di persone informate sui fatti, perquisizioni e sequestri.

In particolare ha dato un grande impulso alle indagini il sequestro dei cellulari degli indagati, che, analizzati dalle forze dell’ordine hanno consentito di rinvenire ulteriori conferme alle ipotesi investigative.

Il delitto sarebbe stato commesso per scopo intimidatorio e punitivo, ai danni  di una funzionaria dell’ ufficio tecnico dello stesso VI Municipio, che stava utilizzando proprio la macchina incendiata, in quanto la donna era ritenuta dal malvivente come colpevole di aver dato parere negativo ad una sanatoria per abusi edilizi ad un immobili di proprietà dell’arrestata e in passato era stata collega della vittima dell’episodio incendiario, nello stesso ufficio.

Come sempre in questi casi, tuttavia, data l’attuale fase delle indagini preliminari, ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati al momento vanno considerati come presunti innocenti, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e con le prove eventuali che si formeranno nel corso dei processi.