Oltre 60mila offerte di lavoro disponibili con il “nuovo” Redito di Cittadinanza. Cos’è e come funziona la nuova piattaforma. Il Siisl prende il via come nuovo strumento destinato a coloro che escono dal Reddito di cittadinanza, offrendo opportunità di formazione e lavoro.
La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone sottolinea come questa sia la prima tappa di un percorso che si prefigge di estendersi a chiunque cerchi occupazione o di reinserirsi nel mercato del lavoro.
Dall’apertura della piattaforma sono stati raccolti migliaia di annunci, tra cui offerte di formazione e lavoro. Le richieste presentate all’Inps per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro, rivolto ai cittadini tra i 18 e i 59 anni che stanno uscendo dal Reddito di cittadinanza, hanno superato le 8.000 richieste nel pomeriggio del lancio.
Questi dati sono in costante aggiornamento e testimoniano un notevole interesse sia nel settore della formazione che in quello dell’occupazione.
Il nuovo Reddito di Cittadinanza: la situazione
La situazione attuale con il servizio di Canale10News a firma di Siria Guerrieri.
Si stima che 190.000 famiglie abbiano ricevuto comunicazioni di cessazione del Reddito di cittadinanza tra luglio e agosto. Oggi sono 140.000 o nuclei familiari con potenziale occupabilità che potrebbero diventare destinatari del nuovo programma. I primi beneficiari hanno già iniziato a presentare domande e a intraprendere il percorso di registrazione.
Sulla piattaforma Siisl, gli utenti possono trovare una vasta gamma di corsi di formazione e offerte di lavoro. Circa 25.000 di queste offerte provengono dalle Agenzie per il lavoro associate ad Assolavoro.
Gli utenti possono effettuare ricerche in base alla posizione geografica o alla professione desiderata, esaminare le offerte e candidarsi per quelle che ritengono più adatte. Coloro che partecipano al Supporto per la formazione e l’occupazione ricevono un beneficio economico mensile di 350 euro durante il periodo di partecipazione, che dura al massimo 12 mesi.
Tuttavia, è importante ricordare che questo beneficio può essere revocato se si decide di abbandonare il percorso, si salta un’attività o si rifiuta un’offerta di lavoro considerata adeguata.
In futuro, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) avrà il compito di gestire anche l’Assegno di inclusione (Adi), previsto per il 2024 e destinato ai nuclei familiari che includono minori, disabili, persone sopra i 60 anni o individui coinvolti in programmi di assistenza sociale e sanitaria. L’obiettivo finale è di trasformare il Siisl in una sorta di mercato virtuale aperto a tutti i cittadini.