Ostia: mega rissa notturna nel parco giochi, giovani in fuga prima dell’arrivo della polizia

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Immagine di repertorio

Una parola di troppo, forse l’effetto di qualche eccitante o dell’alcool bevuto in consistenti quantità ed è scoppiata la mega rissa. Erano circa le ore 22.30 di ieri sera, venerdì 18 agosto quando il parco Clemente Riva, al civico numero 240 di via delle Baleniere, si è trasformato in un vero e proprio ring su cui una cinquantina, tra ragazzi e ragazze se le stavano suonando di santa ragione.

Scontro tra bande di giovani nel cuore di Ostia Lido, identificati alcuni dei sospettati di aver partecipato alla mega rissa di quartiere

Gli strilli e l’eco della lite di strada hanno fatto scattare le chiamate al numero di emergenza che ha indirizzato quattro pattuglie della polizia di Stato sul luogo. Quando gli agenti sono arrivati sul posto si era già fatta quasi mezzanotte e i partecipanti alla pubblica scazzottata erano spariti, molto probabilmente all’interno della stessa vasta area del parco in cui avrebbero potuto cercare riparo, non appena allertati dal riflesso fluorescente dei lampeggianti.

I poliziotti hanno proceduto all’identificazione dei pochi ragazzi rimasti. Sul posto era presente anche un’ambulanza del 118 nel caso in cui qualcuno avesse bisogno di soccorso medico eventualità che, per fortuna non si è verificata. Così come non sono stati registrati danni ai veicoli parcheggiati nei pressi del luogo in cui i ragazzi sono venuti alle mani.

Lo scontro si è, infatti, verificato a ridosso di un’area molto vasta all’interno della quale sono presenti, tra l’altro, un’area verde attrezzata, dei giochi per bambini e delle panchine che spesso, la sera, vengono monopolizzate da gruppi consisenti di giovani di tutte le età.

Il parco Clemente Riva è già salito alla ribalta delle cronache in passato perché caratterizzato da fenomeni di degrado cui i volontari del Comitato di quartiere tentano di porre rimedio nella totale inerzia delle istituzioni preposte alla sua custodia e manutenzione in primis l’azienda municipalizzata dei servizi ambientali e di smaltimento dei rifiuti (leggi qui).

Le scene a cui hanno assistito alcuni dei residenti di via delle Baleniere sono state puntualmente descritte e censurate sul web. C’è chi con moderazione compiange “genitori ignari” di ciò che combinano i propri figli e paventa il timore che, prima o poi, possa accadere di nuovo di dover piangere qualche “ragazzino lasciato a terra perché massacrato di botte“.

Secondo altri utenti di Facebook servirebbe un maggior senso di “allerta sociale” affinché episodi di questo tipo non abbiano a ripetersi in futuro. Altri esecrano comportamenti tipici di una “generazione di minorati morali” bisognosi di un intervento rieducativo di “reset” anche dal punto di vista psicologico.

Sul web le proposte per prevenire un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio e c’è chi rimpiange i tempi del servizio di leva obbligatorio

L’abolito servizio di leva viene poi rimpianto da chi, invece, ha dovuto assolvere a un obbligo della durata di 18 mesi sicuramente utile, viene puntualizzato, a correggere certe storture soprattutto se, come un tempo, prestato all’epoca della guerra fredda magari ai confini con la Slovenia. Paesi e zone di frontiera che qualcuno ritiene addirittura meno pericolosi di certe notti all’insegna di scontri, tra bande di giovinastri, improvvisati tra i palazzi di Ostia Lido.

Sta di fatto che quella di ieri sera, purtroppo, non sarà l’ultima mega rissa ad andare in scena sul litorale romano (leggi qui), anche perché c’è chi, come Gianluca, coltiva il sospetto che i partecipanti allo scontro in via della Baleniere facciano parte della stessa comitiva che “aveva iniziato una rissa al lunapark di Ostia“. Gianluca è tra quelli che hanno allertato il numero di emergenza e che, dopo cinque minuti di attesa con il disco registrato, ha dovuto constatare che i ragazzi “si erano spostati in massa verso via Vasco de Gama“.

Non vedendo arrivare sul posto le forze dell’ordine c’è anche chi ha deciso di uscire di casa in cerca di qualche pattuglia nelle zone più “in” della movida lidense. Un tentativo purtroppo andato a vuoto.

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