Nessuno stop ai mega concerti al Circo Massimo ma il Campidoglio “in accordo col ministero della Cultura lavorerà per rafforzare il meccanismo di controllo delle prescrizioni e sanzioni”.
La querelle per i mega concerti al Circo Massimo non si placa: interviene anche Vasco Rossi
La decisione è arrivata dopo una telefonata tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e mira a mettere fine alla querelle dopo il concerto di Travis Scott tacciato di decibel altisonanti ed un pubblico troppo saltellante che avrebbe fatto avvertire ad alcuni romani tremolii come in un terremoto.
“Qualcuno ha sentito il terremoto a Roma? O l’ho sognato?” si era chiesta sui social la conduttrice tv Caterina Balivo alle 21.47 di lunedì 7 agosto lanciando la “bomba”.
Una accurata ispezione, intanto, ha anche escluso che la performance del rapper abbia arrecato danni al sito archeologico.
Dopo un’estate che ha ospitato al Circo Massimo un fitto cartellone l’esibizione di lunedì del rapper statunitense Travis Scott ha acceso la polemica sull’opportunità di continuare a portare nel centro di Roma show di tale portata, con oltre 60mila persone.
L’ attacco è arrivato da chi si occupa della tutela del patrimonio dell’area, Alfonsina Russo, la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo: “Il Circo Massimo non è uno stadio, è un monumento. Questi mega-concerti “lo mettono a rischio”, come a rischio “è anche il Palatino”.
A rispondere duramente è l’assessore ai grandi eventi Alessandro Onorato che dei grandi show a Roma ne ha fatto un vanto. “Sentire la sovrintendente dire: ‘al Circo Massimo bisogna fare solo l’opera o il balletto’. Ecco… fortuna che non decide lei cosa si fa al Circo Massimo“, ha detto Onorato che ha bollato quella su Scott come “una polemica sterile”.
“Con 60 mila ragazzi di età media di 20 anni ci sono stati zero incidenti”, ha aggiunto dovendo però precisare la caduta di uno spettatore di straforo, un giovane scivolato da un parapetto nell’area del Colosseo, fuori però dall’area del Circo Massimo.
Insomma, senza mezzi termini il comune di Roma ha ricordato che sul cartellone del Circo Massimo a decidere non è la direttrice del Parco archeologico.
L’accordo col ministero
Ieri l’accordo tra il Comune e il Ministero. Secondo quanto è trapelato, ogni evento in quell’area sarà valutato caso per caso attraverso l’apposito tavolo tecnico. Il sindaco Gualtieri ha anche chiesto al sovrintendente capitolino ai beni culturali Claudio Parisi Presicce di istituire una commissione per esaminare il possibile mancato rispetto delle prescrizioni in occasione del concerto di Travis Scott.
Inoltre, si apprende, che si è in attesa dei dati delle specifiche apparecchiature dell’Ingv dopo che alcuni abitanti, per la musica alta, avevano avvertito scosse come se ci fosse un terremoto.
Presicce, replicando alla Sovrintendente Russo, ha anche ricordato che “la programmazione degli eventi per il 2024 avverrà sulla base della prassi da tempo condivisa tra le varie sovrintendenze”. Di più: ha sottolineato che “sul concerto dell’artista Max Pezzali, sempre a Circo Massimo, il Parco Archeologico del Colosseo e la Sovrintendenza Capitolina si sono espressi favorevolmente in sede di Tavolo Tecnico del 31 luglio”.
La polemica sul concerto al Circo Massimo di Travis Scott, è arrivata anche sui social. La replica di Onorato alla sovrintendente è stato ripostato anche dal cantautore Vasco Rossi: “Sempre la stessa storia”, ha scritto Vasco in favore di Onorato.