Lutto in Rai, muore a 48 anni Riccardo Laganà

Laganà morto all'improvviso per un arresto cardiaco, il ricordo di Ranucci

Il consigliere Rai Riccardo Laganà

Lutto in Rai e nel mondo del giornalismo romano: è morto per un improvviso arresto cardiaco Riccardo Laganà, membro del cda Radiotelevisione Italiana in rappresentanza dei dipendenti Rai. Era nato a Roma nel 1975.

Laganà morto all’improvviso per un arresto cardiaco, il ricordo di Ranucci

Perito industriale, capotecnico esperto di telecomunicazioni, era stato indicato membro nel 2018. Nel 2015 aveva costituito anche associazione “Rai bene comune”.

Il conduttore di Report Sigfredo Ranucci è tra i primi a salutarlo: “È scomparso Riccardo Laganà. Mio amico, collega e membro del Cda Rai eletto dai dipendenti di cui è stato l’irriducibile difensore. Così come ha difeso lo spirito del servizio pubblico, di Report, di tutto il giornalismo d’inchiesta, sempre a difesa dei più fragili e degli indifesi”.

Spina nel fianco dell’arroganza e di quel potere politico che ha cercato di rendere meno indipendente la Rai – ha aggiunto Ranucci – Mi mancherà in maniera incredibile, mi mancheranno le sue battaglie, la sua purezza e anche la sua testardaggine. La squadra di Report ed io gli saremo per sempre riconoscenti. Aveva 48 anni, lascia la compagna e due figli. A loro il nostro cordoglio”.

Anche il giornalista  e conduttore Federico Ruffo (Mi Manda Rai Tre e Presa Diretta) lo ha ricordato sui social: “Riccardo Laganà amava la Rai nel modo in cui amano gli uomini buoni. Qualunque altra parola, dire che eravamo amici, che aveva difeso noi e altri programmi liberi con le unghie e con i denti, raccontare dell’amore per gli animali che sfociava in lunghe, infinite chiamate notturne, sarebbe un esercizio di ego, tipico degli uomini piccoli che tanto odiava. Riccardo lascia un grande amore, due figli. Riccardo lascia un vuoto grande, gigante. Grande come il tuo cuore, il tuo cuore fragile”.

L’ultimo intervento

L’ultimo intervento di Laganà in un intervista Il Fatto Quotidiano rilasciata quattro giorni fa racchiude proprio quello che descrivono colleghi e amici: “A destra e sinistra si continua a denunciare vicendevolmente la spartizione. Al centro resta l’azienda con il merito sempre in secondo piano. Per essere davvero pluralisti e inclusivi, noi tutti dobbiamo sforzarci di intercettare anche quel pubblico che non si sente rappresentato politicamente, quelli che nemmeno votano più“.

L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ‘sua’ Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel consiglio di amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il servizio pubblico“, scrivono la presidente Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Roberto Sergio facendosi interpreti del cordoglio del consiglio di amministrazione, del direttore generale e di tutti i lavoratori Rai per l’improvvisa morte.

Nel suo ruolo di Consigliere di Amministrazione – proseguono Soldi e Sergio – Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’Azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona“.