Alle porte della Capitale un incendio distrugge impianto di autodemolizione: caccia al piromane

Dietro al gigantesco incendio che ha distrutto un impianto di autodemolizione le forze dell'ordine sospettano che ci sia la mano di un piromane

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Immagine di repertorio non collegata ai fatti.

Alle porte di Roma, a San Cesareo, un gigantesco incendio ha distrutto una impianto di autodemolizione, con le fiamme che sono divampate dall’interno dello stabile e con grande velocità si è propagato all’esterno.

Dietro al gigantesco incendio che ha distrutto un impianto di autodemolizione le forze dell’ordine sospettano che ci sia la mano di un piromane

Dopo alcune segnalazioni e telefonate a pioggia al numero unico per le emergenze 112, in loco sono arrivati i pompieri, che hanno impiegato diverse ore per domare l’incendio, del quale ancora non si conosce l’origine.

Dalle prime risultanze investigative, al momento, più che un eventuale guasto tecnico agli impianti elettrici, si teme la matrice dolosa e la mano di un piromane.

Il rogo è divampato questa mattina verso le 2.30 di lunedì 7 agosto e ha completamente distrutto l’impianto di autodemolizione, presente all’interno di un capannone di circa 400 metri quadrati, contenente anche vari pezzi di ricambio per macchine, che si trova in via Gallicano, nel territorio di San Cesareo.

L’area in questione è stata interamente messa sotto sequestro e i carabinieri di San Cesareo, competenti per zona, si stanno interessando in queste ore di approfondire le indagini.

Già nei primi giorni del giugno appena trascorso, nella stessa area, c’è stato un precedente tentativo di dar fuoco alla struttura e il titolare dell’autodemolizioni, un romeno, avrebbe affermato ai militari dell’Arma di non aver mai subito minacce da nessuno.

Adesso gli operanti stanno setacciando i video delle telecamere di sicurezza, sperando che qualcuno tra gli “occhi elettronici” che disseminano la zona, riesca a fornire elementi utili a far luce sulla vicenda, con la ricerca del piromane che si fa sempre più fitta.

L’ultimo grave incendio in ordine di tempo avvenuto nella regione Lazio è stato quello che ha completamente devastato uno stabile gigantesco per lo stoccaggio dei rifiuti, a Ciampino.

L’aria è stata intossicata dalla combustione di cataste di rifiuti andate a fuoco, tanto che la sindaca Emanuela Colella, in coordinamento con la Asl Roma 6, aveva diramato un vademecum con tutti i consigli utili ai cittadini per fronteggiare l’emergenza e non rimanere intossicati.

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