Ostia, salvo il Parco dello Stagno: rischiava di fare il bis con il disastro del Parco della Madonnetta

Punto d’incontro tra debitori e creditori: salvo il punto verde qualità Parco dello Stagno che ospita palestra, un centro padel, un grande giardino pubblico e due ristoranti. I progetti di sviluppo

area parco dello stagno satellite canaledieci
L'area del Parco dello Stagno - Veduta aerea elaborata da google maps

Ci sono voluti tre anni di lavoro senza sosta tra banche, Agenzia delle Entrate, Virgin Active e Istituto per il Credito Sportivo ma alla fine il Parco dello Stagno è salvo. Uno dei punti verde qualità più belli e funzionali del Comune di Roma, quello di Ostia, non farà la fine di quello di Acilia ovvero del Parco della Madonnetta.

Punto d’incontro tra debitori e creditori: salvo il punto verde qualità Parco dello Stagno che ospita palestra, un centro padel, un grande giardino pubblico e due ristoranti. I progetti di sviluppo

L’eroe, perché di questo si tratta, ha un nome: si tratta di Claudio Atzori, presidente della società “Insieme per lo sport” che ha in concessione dal Comune di Roma il parco nato nel 2007 dalle ceneri di una baraccopoli con annessa discarica. Atzori, una vita impiegata nello sport, è a capo della società che conta 1100 soci che ha rischiato di consegnare i libri contabili del fallimento in tribunale per conseguenza del Covid.

Le disgrazie del Parco dello Stagno, infatti, nascono a febbraio del 2020 quando la Virgin Active, per conseguenza del lockdown ma forse anche per una gestione poco sapiente, inizia a non pagare alla “Insieme per lo Sport” l’affitto della palestra con annesso centro benessere. Fino a lasciare la struttura. Con quell’assegno mensile la società concessionaria paga il mutuo acceso nel 2005 con il Credito Sportivo e con una banca per realizzare la magnifica struttura sportiva sul terreno comunale esteso tra Canale dei Pescatori e ospedale “Grassi”, la ferrovia e via Mar dei Coralli. All’epoca era un’area di 95mila metri quadrati sommersa da discariche, baracche e canneti. Uno spazio degradato e praticamente inutilizzabile è stato trasformato in un villaggio al servizio della città: un laghetto naturale, giardini pubblici e giostre per bambini, un palazzetto per la pallavolo (Paladifiore), campi da calcetto, due ristoranti e, soprattutto, un centro sportivo all’avanguardia con piscina coperta, sala macchine, sala corpo libero e salette per i corsi di yoga, arti marziali e meditazione.

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Il grande centro sportivo del Parco dello Stagno

Atzori, per evitare il fallimento ha preso di petto la situazione, incaricando lo studio internazionale Ernst & Young di avviare la trattativa con Virgin per recuperare il credito e, nel contempo, di elaborare un concordato preventivo con i creditori per evitare il fallimento. Tutto questo, sotto la supervisione proprio del Tribunale fallimentare. Il presidente di “Insieme per lo sport”, poi, è riuscito a trovare in tempi strettissimi il gruppo al quale affittare il centro sportivo (individuato nella Heaven), ad assegnare in locazione il Paladifiore che è stato trasformato in Centro padel, a mettere a reddito il ristorante del laghetto e, purtroppo, a fare a meno dei quattro dipendenti che si occupavano della manutenzione del parco.

Il piano economico di salvataggio e rilancio, descritto dettagliatamente in 95 pagine di testo, concordato con il Tribunale, è stato accettato dai creditori (Agenzia delle Entrate inclusa mentre il Comune di Roma, pure interessato a riscuotere l’Imu, non ha espresso il proprio voto) e sarà attuato nei prossimi cinque anni. Il Parco dello Stagno è salvo e potrà continuare a vivere nelle sue diverse attività. Il litorale romano ha evitato un altro disastro come quello avvenuto per il punto verde qualità comunale Parco della Madonnetta.

Il futuro del Parco dello Stagno

Il Tribunale Fallimentare di Roma ha certificato che l’intero complesso di strutture in concessione dal Comune di Roma alla società “Insieme per lo sport” ha un valore di 20 milioni di euro. Un bene prezioso per la comunità: al termine della concessione, ovvero nel 2033, tutti gli immobili andranno a costituire il patrimonio comunale.

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Il presidente di “Insieme per lo sport”, Claudio Atzori – canaledieci

Tutta la vicenda sarà illustrata ai soci durante l’assemblea convocata per domenica mattina 30 luglio. In quell’occasione saranno anticipate anche le enormi potenzialità finora non sfruttare per una ancora più vasta partecipazione del parco alla vita cittadina. Nelle prospettive, infatti, c’è la possibilità di realizzare un anfiteatro per spettacoli estivi, con palco fisso e strutture luci e fono. Sul vasto spazio a giardino potranno essere ospitate rassegne temporanee legate al turismo e alla vita all’aria aperta: expo di gommoni, camper, tende, trekking. Si attende l’apertura di uno spazio commerciale su un lato del centro sportivo con attività legate al mondo dello sport e del benessere animale. Soprattutto, potrebbe essere finalmente possibile allestire un centro congressi dove ospitare meeting e assemblee altrimenti non realizzabili a Ostia.

Per riuscire a fare tutto ciò, ovviamente, c’è bisogno della massima collaborazione con le istituzioni locali alle quali viene offerta, senza impegni onerosi per le casse pubbliche, un’occasione di riscatto e di crescita della città.