Roma, i vendicatori dei parcheggi aumentano: stavolta lasciano il “segno” con i pannolini sporchi

Dopo il "Free Park" si apre il capitolo pannolini sporchi nelle azioni contro il parcheggio selvaggio nella Capitale: il primo caso nella notte nel quartiere San Giovanni

Pannolino sporco sul parabrezza - canaledieci.it

Roma: non c’è dubbio ormai che le azioni di “Free park” il vendicatore dei parcheggi disabili con la bomboletta spray, in questi ultimi tempi abbiano sdoganato ogni ostilità nei confronti dei parcheggiatori incivili della Capitale, ne è la prova il fatto, che in altre zone della città c’è chi sempre con il favore dell’oscurità si sta ingegnando con altri metodi per dare ai maleducati una lezione. L’ultima trovata in una zona centralissima di Roma, è quella del pannolino sporco o presunto tale, spiaccicato sul parabrezza.

Dopo il “Free Park” si apre il capitolo pannolini sporchi nelle azioni contro il parcheggio selvaggio nella Capitale: il primo caso nella notte nel quartiere San Giovanni

Un’istantanea scattata con molta probabilità a poche ore dal fatto accaduto, svela un’altro gesto alla “Pasquino” nella Capitale, di un nuovo (o sempre lo stesso), vendicatore dei parcheggi dei disabili impropriamente occupati e della soste sulle strisce pedonali, che ieri sera avrebbe lasciato un segno maleodorante sul parabrezza di un’auto mal parcheggiate e boicottata con un pannolino sporco.

Sul canale welcome to favelas, il fatto singolare è riportato da qualche ora, mostrando come l’agguato sia stato consumato con il calare dell’oscurità e con una discreta velocità di esecuzione per poi darsi a gambe levate, ma non prima comunque, di aver lasciato un messaggio chiarificatore del gesto, su tutta la lunghezza del pannolino aperto e sporco, spiaccicato ad “arte” sul parabrezza.

Sul cotone si legge “Ma se parcheggia così? …”, prima di apostrofare il proprietario del veicolo con una parolaccia. Sulla calata romana del testo non ci piove, il messaggio arriva da un concittadino, mentre sull’altro dettaglio dell’opera – un catetere collegato al presidio per l’incontinenza di persone adulte -, iniziano a circolare varie ipotesi, e cioè che possa essere stato proprio un disabile a farsi giustizia da solo.

Chiunque sia stato comunque apre un nuovo capitolo altrettanto convincente per combattere il parcheggio selvaggio, perché se nel caso di Free parck il danno provocato sulla carrozzerie costava in termini economici, questo, soprattutto se la macchina viene lasciata per giorni sotto il sole non è da meno, con l’aggravante del malodore.