Il Campidoglio corre ai ripari partendo con un controllo di alcuni alberi del centro dopo i recenti crolli e stabilisce un piano di verifica e potatura generale
Roma: date le numerosi tragedie sfiorate negli ultimi tempi, con alberi crollati un po’ dappertutto in varie zone della Città Eterna e del suo hinterland, intanto il Campidoglio, a seguito di un albero caduto a breve distanza da Piazza Venezia che non ha provocato feriti, ha comunque deciso di avviare un controllo a tappeto a partire da alcuni pini che si trovano nella centralissima zona tra piazza Venezia, piazza San Marco e piazza d’Aracoeli.
Saranno controllati dunque 27 pini, e le verifiche dello stato di salute man mano verranno poi estese anche ad altre zone.
Controlli visivi e strumentali, prove di trazione e soprattutto è stato ufficialmente disposto l’abbattimento di tre pini in piazza San Marco.
“Si cercherà di capire la forza del tronco tramite strumentazioni capaci di rilevare carie, a così da prevenire episodi come quello recente di Piazza San Marco”, sempre nei pressi di piazza Venezia e del Campidoglio, come rammentato dall’assessore all’ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi.
La verifica si estenderà poi subito dopo, nei prossimi giorni, alle alberature dei Fori Imperiali, arrivando, come spiega la Alfonsi, “Fino a Largo Corrado Ricci, con prove di trazione ulteriore a pini già testati in precedenza, dato che in quell’area specifica sono già previsti interventi finanziati con i fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza – Pnrr, uno dei tre lavori già canlendarizzati”.
Tanto che, il prossimo martedì 25 luglio è già fissata una riunione con la Soprintendenza della Capitale per capire e decidere come integrare tra loro gli interventi del Pnrr, le prove di trazioni e le ulteriori azioni da intraprendere da parte di Roma Capitale.
Anche nel X Municipio, lo stato del verde è da tempo in condizioni pessime, con pini che da tempo ammalorati, specialmente nella zona di Castel Fusano, rappresentano un pericolo costante per automobilisti e pedoni, ma le prime piantumazioni nuove, rammenta la Alfonsi, “Non avverranno prima di ottobre, perchè ora fa troppo caldo e si interverrà anche contro la minaccia della Toumeyella che erode gli alberi”.
Inoltre Labur ha recentemente messo in evidenza il fatto che nella stessa zona dei crolli, i monitor della videosorveglianza nella sala antincendio siano da tempo spenti per imprecisati motivi.
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