Era preoccupata Suor Maria, la madre superiora del convento delle suore della congregazione figlie del calvario, alla Giustiniana nel vedere piccoli sciami di api infiltrarsi in continuazione nei bagni e nelle camerate. Oggi, sabato 8 luglio, ha chiesto aiuto all’ “acchiappa api” Andrea Lunerti, il naturalista di Morlupo esperto nella cattura degli animali selvatici, dalle vipere alle tartarughe azzannatrici fino alle api passando per volpi e caprioli. In un intercapedine scoperto un nido con 70mila esemplari.
L’intervento in un convento alla Giustiniana: in un intercapedine recuperate 15 favi
Le api avevano costruito 15 favi in un intercapedine al quarto piano del convento. Lunerti dopo essere risalito nella crepa utilizzata dalle api per muoversi le ha risucchiate con uno speciale apparecchio. Ora le api sono già state trasferite al sicuro al Rifugio del Lupo a Morlupo, dove il naturalista vive con la compagna e organizza iniziative didattiche per avvicinare i più piccoli alla natura e agli animali selvatici.
Nulla, dopo il recupero delle favi, è andato sprecato. “Nella cucina del convento si è provveduto all’estrazione e al filtraggio del dolcissimo frutto del lavoro degli insetti più importanti del mondo“, ha detto Lunerti dopo aver recuperato il miele.
Pochi giorni fa un intervento analogo alla Casa della Salute di Ladispoli.