L’omicidio di Michelle, rilievi su una pistola giocattolo in casa del 17enne

Nell'appartamento della mattanza trovata pure una pistola giocattolo. Di chi era? Si cerca il dna

La polizia scientifica effettuerà dei rilievi su una pistola giocattolo rinvenuta all’interno dell’appartamento del 17enne che la scorsa settimana ha ucciso a Primavalle con venti coltellate la sua coetanea Michelle Maria Causo e poi l’ha gettata in un carrello per la spesa accanto a dei cassoni dei rifiuti.

Nell’appartamento della mattanza trovata pure una pistola giocattolo. Di chi era? Si cerca il dna

L’arma giocattolo, la replica di una pistola vera, è stata trovata nascosta in casa nella prima perquisizione dopo la scoperta dell’omicidio e non è chiaro se appartenesse al ragazzo o alla vittima. Per questo si attendono i risultati di eventuali impronte lasciate sull’oggetto.

Secondo le prime indiscrezioni sembra che il giovane abbia riferito durante l’interrogatorio che la pistola apparteneva a Michelle e che lui avrebbe reagito per difendersi. Una ricostruzione che non ha affatto convinto i giudizi.

Gli investigatori ascolteranno anche alcune persone per far luce sui rapporti che la ragazza aveva con il 17enne, ma anche per chiarire le dinamiche della cerchia di amici che i due giovani avevano in comune e la provenienza della droga rinvenuta nello stesso appartamento.

Il movente

I genitori di Michelle, intanto, tramite i loro legali hanno lanciato un appello: “Basta ora a fantasiose ricostruzione del movente”.

Manifestiamo apprezzamento per le manifestazioni di solidarietà e cordoglio da parte di amici, conoscenti e comuni cittadini nei confronti della povera Michelle, vittima di un efferato, quanto immotivato delitto – hanno affermato gli avvocati Claudia Di Brigida e Antonio Nebuloso, legali dei genitori della ragazza uccisa a Roma – Tuttavia alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa da più persone, in particolare da coetanei della ragazza, dalle quali emergerebbero – ci si permette di dire – fantasiose ricostruzioni sul movente del reato, tali persino, in alcuni casi, da pregiudicare l’onore e il decoro della vittima“.

Il movente di fatto resta tutto da chiarire. E forse neanche la pistola ora sotto esame potrà essere determinante.