Roma, nuova ondata di incendi nei cassonetti: roghi di rifiuti tra Laurentina e Portuense

Roma, tornano i piromani dei cassonetti: in due quartieri periferici, blitz incendiari scatenati dal mancato ritiro dell'immondizia

Cassonetti e rifiuti a fuoco a casetta Mattei

Roma: la follia incendiaria dell’estate 2023, sembra essere già partita nella Capitale dai cassonetti di rifiuti, che in queste ore hanno stanno prendendo fuoco in diversi quartieri  cittadini, con una serie di blitz anonimi, apparentemente scollegati tra loro.

Roma, tornano i piromani dei cassonetti: in due quartieri periferici, blitz incendiari scatenati dal mancato ritiro dell’immondizia

Fumo nero e odore tossico hanno saturato l’aria del quartiere Laurentino tra la Via Laurentina e Viale Ignazio Silone, e il quartiere Casetta Mattei/Portuense, che nel giro di due giorni, sono stati il bersaglio di scorribande incendiarie.

In entrambi i casi avvenuti in due momenti diversi, e che fortunatamente non hanno coinvolto in modo grave nessun cittadino, il folle gesto da parte di uno o più anonimi, ha preso di mira cassonetti pieni di rifiuti e sacchetti di spazzatura lasciati fuori dai contenitori.

La scorsa notte, ad andare a fuoco per mano di un piromane è stato un cumulo di rifiuti nei pressi di una palazzina del quartiere Laurentino 38, da cui in breve tempo, le fiamme alimentate da rifiuti di ogni tipo e altamente infiammabili, si sono sollevate altissime mettendo in pericolo i residenti e i passanti, prima che i soccorsi riuscissero a domarle.

L’altro rogo invece, è esploso a Casetta Mattei, dove nel pomeriggio di ieri le fiamme hanno letteralmente avvolto dei cassonetti a bordo strada, accanendosi particolarmente lì dove una montagna di sacchetti dai contenuti indifferenziati era stato abbandonato per terra.

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Cassonetti a fuoco a Laurentino 38

A denunciare gli episodi, le immagini di welcome to favelas che in questo ore ha pubblicato i pericolosi falò, scatenati come gesto provocatorio ma dall’effetto distruttivo e incontrollato, contro i sozzoni delle strade ma soprattutto contro chi non si occupa della raccolta.

I roghi appiccati vicinissimi alle abitazioni, solo per un miracolo con hanno coinvolto residenti e passanti e automobilisti, mentre non sono noti interventi per l’inalazione di fumi tossici che hanno riempito velocemente l’aria.

Cassonetti pieni di rifiuti prendono fuoco. Gli utenti: “Ama che non li ritira è in parte responsabile di questi gesti di follia incendiaria”

Dopo le prima accuse social rivolte ai piromani dei cassonetti, la seconda pesante critica arriva ad AMA, che secondo i commenti degli utenti, lascerebbe troppo spesso sui marciapiedi romani, le condizioni per un facile innesco degli incendi, e cioè un accumulo di spazzatura non ritirata da giorni.

Una situazione particolarmente sofferta in alcuni quartieri periferici, a tal punto da far venire allo scoperto anche gli altrettanto folli sostenitori dei piromani dei cassonetti per strada: “Fanno bene – spiega un utente -, a casa mia non passano da una vita a ritirare l’umido” – “E’ come se fosse un inceneritore fai da te” – aggiunge un altro cittadino a commento delle immagini.

“Io ci abito lì – spiega una residente del Laurentino 38 – l’ama ha mille problemi ma non so quante volte ho segnalato i cassonetti rotti o il numero limitato per gli abitanti presenti nonostante questo c’è un popolo di incivili – prosegue -. Ieri mattina stavano pulendo i marciapiedi (cassonetti vuoti e cumuli di immondizia a terra) e trovo per terra un WC, solo uno dei tanti rifiuti abbandonati per terra, una montagna di sacchetti gettati fuori anche quando i cassonetti sono vuoti. Nel punto esatto delle immagini, è sempre un eterna discarica compresi calcinacci” – conclude.

Per protestare contro la mancata raccolta, solo qualche giorno fa i cassonetti furono invece posizionati ad effetto barricata in mezzo alla carreggiata, con un messaggio fin troppo chiaro per Ama: “Fermati e svuotami”.

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Le forze dell’ordine stanno intanto vigilando le strade dove per altro ad aggiungersi al rischio di incendi nei cassonetti, c’è quello della la vegetazione che ha preso il sopravvento nelle aree pubbliche della città e i cimiteri comunali dove la denuncia di abbandono si è sollevata nei giorni scorsi.