Fuoco in una palazzina di sette piani: edificio evacuato e tre persone al pronto soccorso

Un cortocircuito può avere scatenato l'inferno di fuoco nel vano tecnico della palazzina di Giardinetti dichiarata inagibile: oltre venti famiglie evacuate 

Roma: forse è stato un corto circuito a scatenare le fiamme all’intero del vano tecnico di una palazzina di sette piani in Via Giovanni Duprè nella zona di Giardinetti, dove ieri alle due di notte, è scattato l’allarme alla Sala operativa dei Vigili del fuoco, e l’evacuazione dell’edificio, che in breve tempo è stato avvolto da una coltre di fumo tossico.

Ad andare a fuoco i quadri elettrici di tutto lo stabile al numero civico 87, dichiarato inagibile, dove l’immediato intervento degli operatori di soccorso e dei Carabinieri, ha evitato il peggio a tutti i residenti, fatti uscire dalle abitazioni. Per tre di loro la corsa in ospedale per l’inalazione di fumo.

Un cortocircuito può avere scatenato l’inferno di fuoco nel vano tecnico della palazzina di Giardinetti dichiarata inagibile: oltre venti famiglie evacuate

Prima il corto circuito, poi il fumo e le fiamme altissime in una palazzina di Via Giovanni Duprè, hanno trasformato la notte del quartiere Giardinetti in un inferno. Tanta la paura tra i condomini soccorsi a tempo di record dai Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Tor Vergata e i militari della Radiomobile, giunti in forze per mettere in salvo tutte le famiglie dello stabile di sette piani.

Il fuoco che ha trovato terreno fertile nel vano tecnico dell’edificio, tra cavi e materiale altamente infiammabile non ci ha messo molto a divorare tutti i quadri elettrici, un disastro che oltre a lasciare la palazzina completamente senza luce, ha reso inagibile il piano seminterrato e messo a rischio la stabilità di tutta la struttura.

Tutti fuori in poco tempo portati giù con il carro autoscala e un lavoro tra le squadre dei carabinieri e Vigili del Fuoco. Tutti salvi grazie a loro mentre tre persone non in pericolo di vita sono state affidate alle cure degli operatori dell’ARES 118 e trasportate all’Umberto I e al Sandro Pertini, dopo aver inalato fumo tossico.

Ora per tutti i condomini, il grande problema sarà trovare posto a dormire, per l’impossibilità di tornare nelle proprie case dove la gente ha lasciato tutto. In queste ore si svolgeranno tutte le verifiche tecniche di stabilità, ma non sarà veloce il rientro delle famiglie se prime non verrà sistemato il piano seminterrato, e i quadri elettrico. Un lungo lavoro che passa però prima di tutto, dalla sicurezza dell’edificio.

Nonostante l’ipotesi del cortocircuito dei quadri elettrici, indagini da parte dei Carabinieri, sono state avviate per individuare la causa scatenante dell’incendio.