In 18 articoli più severità per chi guida in modo pericoloso ma anche per autovelox che non truffano gli automobilisti e monopattini meno “selvaggi”
Il Consiglio dei Ministri nella riunione di ieri, martedì 27 giugno, ha varato la riforma del Codice della strada. Si tratta di 18 articoli che compongono il disegno di legge che inasprisce pene e sanzioni contro chi guida in modo pericoloso ma anche contro le amministrazioni che usano gli autovelox come “bancomat” comunale e per mettere un freno all’uso selvaggio dei monopattini.
Le modalità legate all’incidente stradale costato la vita al piccolo Manuel di 5 anni avvenuto a Casal Palocco e l’azione incisiva di Andrea Dan che nel 1998 perse moglie e figlia, hanno dato un’accelerazione al disegno di legge che il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini aveva avviato appena insediatosi. E ieri sera il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Adesso dovrà passare il voto del Parlamento.
«Nel codice della strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzioni pesanti per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi» mentre ci sarà la «revoca della patente fino a tre anni per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe», ha spiegato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. «Il messaggio è molto chiaro: se ti stronchi di canne, ti impasticchi in discoteca o sniffi a tempo perso e ti metti al volante, lucido sì o lucido no io ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più», ha specificato Salvini in conferenza stampa dopo il Cdm.
Il testo è composto da 18 articoli e il titolo primo è proprio dedicato alle misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi. In generale, nessun ritocco agli attuali limiti alcolemici (0,5 gr/l). Tasso alcolemico zero, invece, per mettersi al volante se si è stati già condannati per aver guidato in stato di ebbrezza e obbligo di montare sull’auto l’alcolock, il dispositivo che rileva se il tasso alcolemico del conducente supera lo zero e blocca automaticamente la messa in moto.
Per chi fa uso di droghe, non sarà necessario provare l’alterazione, infatti una volta fermati basterà risultare positivo al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni. Un minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, non potrà prendere la patente fino ai 24 anni. Stretta sull’uso dei telefonini alla guida o per chi va contromano: in questi casi scatta la sospensione breve della patente da 7 giorni fino a 20 se non si è «un virtuoso» della strada e si hanno meno di 20 punti sulla patente.
Il caso della Ursus Lamborghini nelle mani di un soggetto poco più che ventenne ha portato a rivedere anche le norme legate alla guida delle supercar. I neopatentati: non potranno guidare supercar per i primi tre anni; il limite attuale è di un anno.
Affermatisi come strumento per una mobilità alternativa in città dal profilo di ecocompatibilità, i monopattini sono diventati presto una distorsione selvaggia dei buoni propositi. Nel testo diventano obbligatori la targa, l’assicurazione e l’uso del casco. Per chi circola senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro mentre per chiunque circoli con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote viene comminata una multa da 200 a 800 euro.
Inoltre i monopattini elettrici noleggiati nelle città italiane dovranno essere dotati di un meccanismo che li blocchi se escono dalle aree consentite.
Il nuovo codice prevede più garanzie per i ciclisti, «che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi», infatti sarà «obbligatorio» tenere una distanza di un metro e mezzo quando si sorpassa una bicicletta.
Nel Ddl sono comprese poi modifiche in materia di sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, nuove sanzioni per la sosta vietata, nuove norme sulle ztl e «chiarezza» sugli autovelox: gli strumenti dovranno essere omologati per evitare truffe. Entra in strada anche la safety car in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e prevenirne di nuovi.
“Stiamo già studiando, per mettere ordine nella giungla degli autovelox” annuncia Salvini che prosegue: utilizzare i misuratori di velocità “per fare cassa, come comune, non sarà più possibile”. Così, si apprende che il Mit sta lavorando per “una omologazione nazionale, per evitare l’anarchia dell’autovelox fai da te. Ho chiesto agli uffici di predisporre anche delle localizzazioni adatte per tutelare l’incolumità, la vita e la sicurezza, dove poter posizionare gli autovelox”. Allo stesso tempo saranno anche individuate “localizzazioni che non verranno indicate come prioritarie per la scurezza e la salute pubblica, ovverosia piazzarti l’autovelox dove improvvisamente la velocità scende da 90 chilometri a 50 chilometri”.
Da ultimo, ma non per importanza, l’educazione stradale: sarà attribuito un bonus di due punti sulla patente di guida ai ragazzi che abbiano frequentato corsi sulla sicurezza a scuola.