Roma, chiude il reparto ostetricia dell’ospedale Cristo Re: mamme in rivolta

Il Gruppo Giomi, che dal 2014 gestisce la struttura ospedaliera, ha avviato ufficialmente l'iter burocratico per la chiusura del punto nascite, una vera eccellenza sanitaria capitolina e nazionale

Un neonato. Foto di repertorio

Roma: un’eccellenza sanitaria ospedaliera capitolina e di tutta la Regione Lazio per non dire d’Italia, quella del reparto di ostetricia del Cristo Re, chiuderà a breve, per una novità di certo non gradita da tantissime mamme che ancora attualmente si stanno facendo seguire nel loro delicato percorso dai medici e dal preparatissimo staff del nosocomio romano di via delle Calasanziane.

Il Gruppo Giomi, che dal 2014 gestisce la struttura ospedaliera, ha avviato ufficialmente l’iter burocratico per la chiusura del punto nascite, una vera eccellenza sanitaria capitolina e nazionale

Oltretutto anche a livello occupazionale chiaramente ci saranno delle ripercussioni, con l’attesa di capire che fine farà il personale occupato nel reparto ostetricia, con una notizia che davvero mette in allarme molte persone.

Di conseguenza, anche per garantire di avere ancora un posto di lavoro a tutti i dipendenti che di fatto tra poco meno di 3 mesi dovrebbero essere disoccupati, la Giomi ha già presentato a questo scopo in Regione Lazio un piano che permetta ai professionisti interessati di trovare nel più breve tempo possibile una nuova occupazione nel settore sanitario di competenza.

Perfino Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio ha commentato con una nota dedicata l’accaduto dicendosi sorpreso della decisione della dirigenza del Cristo Re, che da diversi anni, dal 2014, fa capo al gruppo Giomi, che da par suo ha però subito specificato di come la Regione sapesse da tempo della decisione di chiudere il reparto.

Il protocollo previsto per la chiusura del reparto ostetricia dell’ospedale è già stato avviato ufficialmente e tra circa 75 giorni il punto nascite del Cristo Re verrà chiuso e cesserà la sua attività.

Alla base della decisione sia motivazioni demografiche, con un calo delle nascite che è problema a livello non solo romano ma bensì di tutto il Belpaese, e in parte anche economiche e dal fatto di non poter garantire l’elevato standard qualitativo, anche per un problema di costi in rapporto alle nascite attese.

Tra medici, ostetrici e tutto il personale qualificato al momento al Cristo Re in questo reparto sono impegnati circa 100 professionisti e se le nascite calano ancora, ma già con questi numeri, di fatto non è facile mantenere lo stesso staff a livello numerico, ulteriore motivazione nella motivazione per il quale la direzione ha deciso di chiudere il settore ostetricia.