Condizioni disastrose e indegne del blasone naturalistico che la spiaggia libera di Castel Porziano si è guadagnata nel corso di decenni. Da quando l’ampio tratto di arenile a Sud del Lido è stato, di fatto abbandonato a se stesso dal disinteresse dell’amministrazione del X Municipio e degli uffici centrali di Roma Capitale, lo stato di degrado avanza inesorabilmente. Ne sono testimoni le decine di bagnanti che, tra lo stupore e l’indignato, resistono a questo clima di progressivo disfacimento di una spiaggia libera che, oltre a essere un’oasi mediterranea di grandissimo pregio, è anche la spiaggia libera più grande e attrezzata d’Europa.
Una spiaggia ai limiti dell’impraticabilità oltre che priva di qualsiasi forma di controllo
Il mancato rinnovo delle autorizzazioni all’esercizio di chioschi abilitati alla somministrazione di cibo e bevande sta condannando, di fatto, la spiaggia libera di Castel Porziano a una condizione di deterioramento praticamente inarrestabile. Qualcosa che fa male non solo alla vista ma anche al cuore dei suoi storici aficionados che, di fronte, a questo sfascio preferiscono cambiare destinazione. Su questo tratto di spiaggia libera non si registrano, infatti, più picchi di grande affollamento che l’hanno caratterizzata sino alla scorsa stagione balneare.
L’assenza dei chioschi disponibili, chiusi dalla magistratura, e quindi non solo della disponibilità di cibo cucinato secondo norme di corretta preparazione dal punto di vista dell’igiene alimentare produce un ulteriore effetto domino.
La mancanza dei chioschi e dell’attività di presidio oltre che di raccolta dei rifiuti stanno trasformando la spiaggia in una discarica
La spiaggia libera di Castel Porziano, in questa continua rincorsa al peggioramento nel segno dello squallore e di assenza totale di controlli pullula, infatti di venditori abusivi di ogni genere e risma. Da quelli che vendono in un continuo andirivieni lungo l’arenile bevande, panini, cornetti semi squagliati e persino confezioni di pasta fredda cucinata chissà dove e chissà come.
Altra dolentissima nota conseguente all’inerzia con cui le amministrazioni competenti hanno lasciato al suo destino una spiaggia meravigliosa è il tema della sporcizia che regna imperante. Se non fosse per la buona volontà dei marinai di salvataggio che raccolgono i rifiuti per poi ammucchiarli in zone circoscritte e utili a evitarne almeno la ulteriore dispersione la spiaggia libera, molto probabilmente, assomiglierebbe ormai a una discarica. A parte gli interventi di vagliatura, setacciamento e livellamento della sabbia mancano i secchioni per la raccolta differenziata dell’immondizia per non parlare degli addetti alla rimozione dei rifiuti che restano irraggiungibili chimere.
Attenzione, poi, ai parcheggi: bande di ladri imperversano in lungo e largo impuniti a svaligiare le vetture.
C’è, poi, il tema dell’assistenza sanitaria. Da sempre il secondo fabbricato della spiaggia libera era destinato all’accoglienza di un equipaggio di pronto soccorso munito di ambulanza. Quest’anno il X Municipio non ha provveduto neanche a soddisfare questa esigenza primaria.