Roma, trovata una specie aliena nei fondali

Prima segnalazione nel Lazio di una specie aliena originaria dell'Australia 

Specie aliene nei fondali a largo del Lazio. Nell’ambito delle attività per il Progetto SeAlien, i tecnici dell’Arpa Lazio hanno raccolto vicino al porto di Civitavecchia esemplari di L. triangularis, un polichete originario dell’Australia. È la prima segnalazione in Italia e nel Mediterraneo occidentale.

Prima segnalazione nel Lazio di una specie aliena originaria dell’Australia

Nell’ambito delle attività di monitoraggio previste dal progetto SeAlien di cui l’Arpa Lazio è partner, all’inizio di maggio il personale tecnico dell’Agenzia ha raccolto 9 esemplari di Laonome triangularis, un polichete, in altre parole un verme marino, appartenente alla famiglia dei Sabellidi originario dell’Australia, in un’area adiacente al canale d’ingresso del porto commerciale di Civitavecchia.

L.triangularis nel Mediterraneo è considerata specie alloctona (o specie aliena, o NIS – “Non Indigenous Species”) e come tutte le specie aliene pone diversi rischi a carico della biodiversità, dall’alterazione degli ecosistemi marini alla modifica della struttura degli habitat costieri, specifica il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

L’osservazione fatta dai tecnici Arpa Lazio rappresenta la prima segnalazione in Italia di questa specie che aveva fatto la sua apparizione nel Mediterraneo nel 2009, in Turchia, ed è attualmente considerata invasiva lungo le coste orientali, ma non era mai stata riscontrata nella parte occidentale del bacino.

Gli esemplari di Civitavecchia

Gli esemplari di Civitavecchia sono di lunghezza variabile tra 16 e 18 millimetri.

Sono stati raccolti in un’area a fondale fangoso-sabbioso a circa 22 metri di profondità, lo stesso tipo di habitat che L. triangularis ha dimostrato di prediligere anche in Australia e Turchia.

Il ritrovamento nelle immediate vicinanza del porto di Civitavecchia, dove erano già state segnalate altre NIS, offre – secondo gli studiosi – una nuova conferma agli studi che identificano il traffico marittimo commerciale come uno dei principali vettori di circolazione ad ampio raggio di specie aliene. Ed è proprio in tale ottica che i porti commerciali vengono definiti come “bioinvasion hotspots”.

Roma, trovata una specie aliena nei fondali 1