Scontro tra due auto alle porte di Roma, la 17enne Giulia Capraro muore sul colpo

La 17enne che viaggiava su un'auto è morta sul colpo: inutili i soccorsi

Foto d'archivio

Una 17enne è morta ieri sera, martedì 13 giugno, in un incidente automobilistico avvenuto a Marino. A scontrarsi su via Bruno Buozzi intorno alle 20 due auto: la vittima, Giulia Capraro, avrebbe compiuto 18 anni a giorni. E’ deceduta sul colpo, feriti altri due ragazzi.

La 17enne che viaggiava su un’auto è morta sul colpo: inutili i soccorsi

Giulia Capraro,  abitava a Marino e avrebbe compiuto 18 anni il 3 luglio. La studentessa era in auto con due amici, poi ricoverati in codice rosso  ma non in pericolo di vita. I ragazzi erano tutti studenti del liceo Ugo Foscolo di Albano, ed erano attesi a una festa di fine anno scolastico organizzata a Castel Gandolfo.

I tre giovani erano a bordo di una Renault quando, per cause ancora in via di accertamento, si sono scontrati con una Hyundai. La 17enne – che frequentava la quarta liceo – stando a una prima ricostruzione, era seduta sul sedile posteriore.

I due compagni che si trovavano nella parte anteriore della vettura hanno riportato fratture alle gambe e sono stati ricoverati al nuovo ospedale dei Castelli Romani.

Sul posto sono intervenute le pattuglie dei commissariati di Marino e Genzano e la Polizia Stradale.

I mezzi sono stati sequestrati. La salma della 17enne è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’ultima vittima

Pochi giorni fa, precisamente sabato 10 giugno, a Marino era stato registrato un altro incidente stradale mortale. La vittima il 51enne Stefano Subioli.

Subioli era un cardiologo del Campus Biomedico di Roma e abitava ad Albano. Il medico si trovava a bordo della sua moto Kawasaki, quando è andato a scontrarsi con un’automobile Honda Civic guidata da un 30enne su via Appia, all’altezza del km 22.

L’impatto tragico. L’automobilista, residente a Marino, si è fermato a soccorrere Subioli, che però è morto sul colpo, nonostante l’intervento dei sanitari del 118. (leggi qui)

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