Fiumicino, posata la prima pietra della Casa di Enzo per affrontare il “Dopo di Noi” (VIDEO)

Inaugurati i lavori per la costruzione della Casa di Enzo nella cittadina tirrenica

Con la cerimonia di posa della prima pietra prende il via la realizzazione del “Dopo di Noi”, con la Casa di Enzo, un centro diurno per persone che hanno notevole compromissione delle autonomie funzionali.

Inaugurati i lavori per la costruzione della Casa di Enzo nella cittadina tirrenica

Cominceremo la costruzione del ‘Dopo di Noi’. Il tanto bramato ‘Dopo di Noi. Noi genitori, tutte le sere -dice Elisabetta Fratini, presidente dell’Associazione ‘Insieme con i disabili’- prima di addormentarci pensiamo sempre che cosa accadrà ‘Dopo di Noi’. Abbiamo fatto di tutto per averlo. Abbiamo costruito prima il centro di diurno, per avere i ragazzi tutti i giorni qui con i volontari che li assistono in varie attività. Ma adesso sentiamo la necessità, perché alcuni di questi ragazzi sono anche molto grandi, di costruire questo ‘Dopo di Noi’. Abbiamo poche forze a disposizione perché ci autofinanziamo. Abbiamo fatto tutto con le nostre forze, però confidiamo di poter arrivare all’inaugurazione del centro il prossimo anno”.

L’intera struttura -prosegue Fratini- come centro diurno potrà ospitare venti ragazzi e, come ‘Dopo di noi’ dieci per la notte ed è una cosa buona. Viviamo nella stanchezza, nell’affanno, nella consapevolezza che loro, da soli non possono stare, in famiglia si respira proprio questo sentimento di preoccupazione. Noi genitori ci siamo messi insieme e ci siamo detti: risolviamo questo problema. Facciamo in modo che dal centro di diurno, in modo dolce, possano poi passare al ‘Dopo di noi’. Con loro riuniti tutti insieme come amici. Questo è quello stiamo progettando e che faremo sicuramente”.

Oggi -commenta il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini- è partito il ‘work in progress’ di un nuovo edificio che si affiancherà a questa straordinaria struttura che ospita ragazzi speciali. Ma siamo, soprattutto, proiettati verso il ‘Dopo di noi’. Ci sono genitori, operatori che lavorano qui anche oggi, mentre il dubbio del domani, per questi ragazzi, è una cosa atroce. L’amministrazione comunale sta quindi cercando, insieme alle associazioni e al mondo del volontariato, di trovare linee e indirizzi per soddisfare i bisogni della nostra comunità e anche di queste famiglie che vivono una vita speciale”.