C’erano alcuni degli influencer di The Bordeline a bordo del suv Lamborghini che ha travolto la Smart ForFour a bordo della quale si trovata il piccolo di 5 anni, morto in seguito all’incidente, con la mamma di 29 e la sorellina più piccola di 3. La Lamborghini sarebbe stata presa a noleggio. La Polizia locale ha chiesto l’analisi degli smartphone per capire se nel momento dell’impatto gli occupanti del suv fossero distratti dalla guida.
Tra i quattro giovani che si trovavano a bordo del suv Lamborghini presi a noleggio anche gli influencer di YouTube. La Polizia locale chiede l’analisi degli smartphone
L’impatto ha avuto una drammatica conseguenza per il bimbo, rianimato sul posto e morto appena giunto al pronto soccorso di Ostia (leggi qui). Le condizioni della mamma, al volante dell’utilitaria, escluderebbero che sia in pericolo di vita. E’ ricoverata al Sant’Eugenio insieme con la figlia più piccola, di tre anni.
Secondo i primi rilievi condotti dalla Polizia locale, la Smart è stata colpita sulla fiancata destra, nel punto in cui si trovava il piccolo passeggero. A bordo del suv Lamborghini, risultato a noleggio, c’erano quattro giovani, tutti ventenni, alcuni dei quali fanno parte del gruppo di influencer youtuber The Bordeline. Si tratta degli operatori di un canale di YouTube che conta circa 600mila follower. “Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi – è spiegato nella descrizione del canale – Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento. La nostra fonte di ispirazione è il grande MrBeast che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video, ispirandoci a lui porteremo per la prima volta in Italia contenuti simili, che potranno essere portati avanti solo attraverso il vostro grande supporto”.
Prima dell’incidente, nel video pubblicato sui social che qui proponiamo, uno degli influencer (Matteo) dal volante della Lamborghini si vanta così: “Secondo giorno in Lamborghini, le gambe mi si sono atrofizzate”. Poi rivolto al “collega” che siete di fianco (Vito) dice: “Ma adesso siamo al Mc Donald da veri ricconi. Perché i ricchi vanno…?”. “Al Mc Donald” concorda il passeggero. “Cracco, zitto” chiude il siparietto l’influencer conducente. Il suv Lamborghini è stato preso a noleggio da un autosalone di Torrenova.
Sbeffeggiava i proprietari di Smart
In un altro video che qui sopra vi proponiamo, diffuso circa cinque ore prima del terribile incidente, Vito ironizza sulla potenza e la bellezza della Lamborghini arrivando addirittura a sbeffeggiare i proprietari delle Smart. Proprio il modello di auto che quell’auto travolgerà dando luogo al tragico epilogo.
La sfida: 50 ore in auto
The Bordeline è per certi versi un’azienda della new economy legata al mondo del virtuale. Secondo indiscrezioni l’impresa, che ha in Matteo il frontman e in Lorenzo il socio, fattura centinaia di migliaia di euro l’anno e dà lavoro a sette dipendenti.
L’agenzia Ansa evidenzia che “secondo quanto emerso dagli accertamenti, le forze dell’ordine hanno sequestrato i telefonini dei giovani a bordo della Lamborghini, per verificare chi stava girando in quel momento il video – già acquisito dagli investigatori – forse per una challenge su YouTube“. Nel caso di ieri la challenge era quella di stare per 50 ore di filato su un’auto e c’è chi ha riferito di aver visto passare quel suv Lamborghini più volte sulle strade del quartiere prima dell’incidente mortale. “Vivo 50h in macchina” è il tema della challenge lanciata il 10 marzo e ancora attiva attraverso una serie di video postati sul canale streaming. “É possibile vivere in una macchina per 50 ore senza mai scendere? In questa challenge Dp e l’invincibile Ciaffa tenteranno di portare a termine questa sfida impossibile e mai fatta prima. Durante questo video inoltre avranno da fare un viaggio NON semplice, durante il loro percorso incontreranno molti YouTuber famosi“: questa la spiegazione della sfida, rivelatasi purtroppo in tutta la sua drammaticità..
E’ bene precisare che le responsabilità dell’incidente saranno stabilite nel corso del procedimento giudiziario aperto presso il Tribunale di Roma sulla base dei rilievi della Polizia locale e delle prove assunte dal magistrato. I conducenti dei due veicoli coinvolti sono stati sottoposti all’alcoltest e al narcotest per cercare la presenza di eventuale sostanze alteranti alla guida. La Polizia locale ha chiesto anche l’analisi degli smartphone per accertare se al momento dell’impatto ci fossero attività che potessero condizionare la reattività dei guidatori.