Roma, più housing sociale e obblighi per i palazzi storici: nuove norme per il Piano Regolatore

Per la prima volta dopo 15 anni vengono aggiornati obblighi e nuove norme all'interno del Piano Regolatore della Capitale: tutte le novità

Roma: il Piano Regolatore Generale della Città Eterna e, in particolare, le sue norme tecniche, vengono aggiornate dopo 15 anni e con l’ufficializzazione dei nuovi provvedimenti, avvenuta nella giornata di oggi, martedì 13 giugno, si darà dunque un forte impuso alla pratica dell'”housing sociale, stabilendo obblighi particolari per i palazzi storici.

Per la prima volta dopo 15 anni vengono aggiornati obblighi e nuove norme all’interno del Piano Regolatore della Capitale: tutte le novità

Obiettivo principale di tutto questo è procedere alla semplificazione amministrativa e con l’allineamento agli aggiornamenti normativi regionali e nazionali, favorire i positivi processi di rigenerazione urbana, soprattutto all’interno delle zone periferiche.

Con il nuovo Piano Regolatore si intende inoltre  garantire la sostenibilità ambientale, con un’occhio alla parte ecologica, sociale ed economica, per frenare il nuovo consumo del suolo, contrastare la permanenza di relitti urbani ed edifici ad oggi fortemente danneggiati, e aggiornare la Carta per la Qualità.

Questi sono solo alcuni sono questi degli obiettivi che Roma Capitale punta ad ottenere prossimamente con la modifica delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore, approvate nella giornata odierna dalla Giunta comunale.

La delibera, che costituisce una vera  e propria variante urbanistica, dovrà ora essere prima adottata dall’Assemblea Capitolina e poi approvata in via definitiva, sempre tramite una pronuncia favorevole all’interno dell’aula Giulio Cesare, susseguente al recepimento delle osservazioni e delle relative controdeduzioni di rito.

Per la prima volta dopo 15 anni vengono aggiornati obblighi e nuove norme all’interno del Piano Regolatore della Capitale: tutte le novità

Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) presenti nel PRG stabiliscono per iscritto, tutte le varie regole che indicano i diritti e i doveri della proprietà immobiliare, in relazione alle trasformazioni edilizie e urbanistiche della città capitolina e del suo complesso territorio.

Queste ultime sono norme tecniche in vigore dal 2008 con l’approvazione del PRG, e che prima di oggi, negli ultimi 15 anni non sono mai state modificate nonostante ci siano stati diversi tentativi andati a vuoto, per farlo.

Grazie alla devoluzione dei poteri urbanistici dalla Regione Lazio a Roma Capitale, ad oggi la modifica delle NTA è di competenza esclusiva di Roma Capitale.

In particolare, questi sono i principali aspetti aggiornati o modificati: rispetto ai temi delle periferie, considerato che dei 192 PRINT previsti del PRG solo uno è in attuazione, con queste modifiche si consente di intervenire in modalità diretta o con permesso di costruire convenzionato fino a 12.000 mq (innalzati a 25.000mq nei tessuti per attività) in ogni PRINT, cosa oggi consentita solo in alcuni casi;

Nel nuovo Piano Regolatore capitolino vengono introdotti nuovi provvedimenti che vanno a  sostegno diretto dello sviluppo del cosiddetto “social housing”, la pratica per il quale si definisce l’inserimento degli alloggi sociali (comprensivi di student e senior housing) come standard aggiuntivi di cui al DM 22/04/2008, insediabili nelle aree a servizi e si introduce l’housing tra le funzioni ammesse nell’ambito della cessione compensativa.

Vengono molto semplificati oltretutto i cambi di destinazione d’uso con la riduzione da 7 a 5 delle categorie funzionali: residenziale, turistico-ricettiva, produttiva-direzionale, commerciale, rurale consentendo sempre il cambio di destinazione d’uso all’interno delle categorie funzionali a meno di specifiche prescrizioni di tessuto.

Viene superato il vincolo del mix funzionale fino a 5mila metri quadri negli ambiti di destinazioni residenziali nella cosiddetta “città consolidata”.

Nella fattispecie l’articolo 21 viene modificato per favorire il rinnovo edilizio e si introduce un articolo speciale, il 21bis, per contrastare il proliferare di edifici abbandonati cheda sempre rappresentano fonti di forte degrado e insicurezza: in questi casi l’Amministrazione potrà imorre alla proprietà di intervenire con progetti incentivati di rigenerazione urbana ma potrà anche colpire l’inerzia della proprietà intervenendo in danno e bloccando tutti i cambi di destinazione.

Con il nuovo Piano Regolatore ed i suoi aggiornamenti, verrà incentivata la cessione delle aree a servizi pubblici abbandonate, in cui non sono stati realizzati servizi o aree verdi attrezzate.

Inoltre, in sostituzione dell’esproprio si stimola e favorisce il riconoscimento perequativo per superare lo stallo nei procedimenti e favorire l’acquisizione e la dotazione di aree destinate a servizi pubblici per la collettività attraverso la modifica dell’art.22 delle NTA;

Si permette anche da oggi ai privati di intervenire in queste aree, tramite la forma del PPP con la possibilità di avanzare proposte di realizzazione e gestione di servizi assimilabili a quelli pubblici previo convenzionamento con l’Amministrazione e cessione al termine della convenzione (se non rinnovata).

Per quanto riguarda le aree adibite a verde privato si permetterà di ridurre la dotazione di parcheggi nei pressi di nodi cruciali per il trasporto pubblico su ferro fino alla percentuale dell’80%.

All’interno della città storica, ed ecco i provvedimenti che interesseranno i palazzi storici capitolini, e per tutte le strutture alberghiere, viene inserito adesso il limite di 60 posti letto massimi e si favorisce la conversione degli immobili che abbiano il 70% della struttura adibito ad attività di affittacamere o case vacanze in strutture alberghiere.

Questo per fornire una densificazione dell’offerta di ricettività alberghiera ed aumentare contemporaneamente la qualità degli alloggi.

Per quanto riguarda, invece, la Carta per la Qualità, l’elaborato del PRG che riporta tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale e autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito in accordo con la Sovrintendenza di Roma Capitale, con il suo aggiornamento si recepiscono all’interno del nuovo Piano Regolatore le novità intercorse dal 2008  ad oggi (è la prima volta che si aggiorna dopo l’approvazione del PRG).

Infine si introducono nuovi immobili da tutelare (i villini storici del I e II Municipio) e si eliminano quelli per i quali non è più necessario uno specifico regime di tutela favorendone la rigenerazione.

Nel dettaglio la proposta prevede: la perimetrazione e il riconoscimento ufficiale di 246 nuovi villini individuati, 113 situati nel Municipio Roma I Centro e 133 all’interno del Municipio Roma II, sui quali non sarà più possibile intervenire senza un preventivo assenso della Sovrintendenza Capitolina.

Viene disposto l’aggiornamento di circa mille elementi di “Preesistenze archeologico-Monumentali”, tra i quali 91 sono stati eliminati e 170  sono stati inseriti di sana pianta.

Viene effettuato l’aggiornamento di elementi riconosciuti come “Edifici balneari storici con valore architettonico” ed “Edifici balneari con valore testimoniale”, sulla base del Piano di Utilizzazione degli Arenili: 13 elementi lavorati di cui 7 stralciati per favorire la rigenerazione degli stabilimenti.

Nello specifico, viene infine realizzato lo stralcio di oltre 300 immobili a seguito di numerose istanze di parte e concretizzato il recepimento di trasformazioni urbanistiche, valutazioni congiunte svolte in coordinamento con la Sovrintendenza Capitolina, che prima d’oggi non possedevano caratteristiche da tutelare e che possono ora essere liberamente trasformati.