Ostia Levante al buio: residenti segnalano da giorni ma risponde solo un disco

Illuminazione pubblica fuori uso a Ostia Levante. I residenti: "Da giorni siamo al buio dopo una marea di segnalazioni. Abbiamo rinunciato a segnaletica e pulizia. Ora neanche più la luce è un diritto?"

Ostia Levante è al buio da giorni, l’illuminazione pubblica è andata in vacanza senza avvisare e nel quadrante c’è l’unico conforto di una lucina in stile ottocentesco che fa luce solo nel parcheggio del Palazzetto dello sport, lasciando i residenti in penombra e con la paura di uscire di casa dopo una certa ora.

A segnalarlo sono i cittadini dopo i numerosi tentativi falliti per risolvere il problema e le svariate telefonate al Comune di Roma e alla società Areti. Quest’ultima avrebbe competenza ma ormai “risponde” solo affidando la questione ad voce elettronica che riferisce di essere a conoscenza del guasto. Una situazione sconfortante che nonostante la risposte automatiche non cambia.

Illuminazione pubblica fuori uso a Ostia Levante. I residenti: “Da giorni siamo al buio dopo una marea di segnalazioni. Abbiamo rinunciato a segnaletica e pulizia. Ora neanche più la luce è un diritto?”

E’ un inizio estate al buio nella zona di Ostia Levante, dove dopo una certa ora non si vede ad un palmo. L’illuminazione pubblica non funziona da giorni secondo quanto riferiscono i residenti della zona di via Giuseppe Renato Bellot fronte Stazione Lido Castelfusano:

“E’ un problema che abbiamo da diversi giorni in questa zona cittadina – scrive un residente -. dove i lampioni sono fuori uso con un unico palo della luce funzionante che è quello del parcheggio del Palazzetto dello sport, sicuramente insufficiente per la sicurezza pubblica. Diverse le segnalazioni fatte al numero verde Areti ma ormai ci fanno parlare con un disco il quale ci dice solo che la società è a conoscenza del guasto“.

I giorni che passano però senza soluzione, hanno indotto i cittadini a tentarle tutte, ed anche a fare diverse chiamate allo 060606 comune di Roma, che puntualmente risponde che non è di sua competenza e rimanda com’è giusto, alla società Areti che però non risponde.

Intanto nonostante qualche ora di luce in più perché è estate, dopo una certa scatta il coprifuoco forzato e l’insofferenza di tutti i residenti, per un doppio aspetto che manca, la risposta ai cittadini a la cura sulla loro sicurezza, con l’aggravante di una paura che si è aggiunta in questi ultimi tempi di rapimenti dei cani e rapine a persone, aumentate esponenzialmente in tutta la località, con i ladri sguinzagliati a caccia di turisti.

“Mi chiedo – prosegue il cittadino – se il Comune possa permettersi veramente di affermare che non è di sua competenza la sicurezza dei propri cittadini, visto che via della stazione di Castelfusano è ormai diventata un ricovero di senza tetto (camper, roulotte e tende) per non parlare di quello che una volta era un Bar della Stessa stazione ora diventato altro ricovero di senza fissa dimora”.

Sulla situazione che prosegue senza rimedio da giorni, un gruppo di cittadini ha preparato la lettera che in parte riportiamo in cui chiede un intervento anche di coscienza:

Abbiamo ormai rinunciato ad avere un minimo di pulizia, oltreché alla segnaletica orizzontale, ma visto che abbiamo figli che la sera escono come tutti i giovani, avremo almeno il diritto ad avere l’illuminazione pubblica? Come ciliegina sulla torta poi parlando con un dipendente comunale ci siamo sentiti chiedere se erano case popolari. E noi gli abbiamo risposto: “Perché, cosa cambia?”concludono.