Monte Compatri, chiede un prestito a due amici: pestato in blitz notturni a casa

L'uomo aveva chiesto un prestito di 1.200 euro e nonostante una restituzione maggiore massacrato più volte. Arrestati gli aguzzini

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Chiede un prestito a due conoscenti e nonostante la restituzione viene pestato più volte di notte, a casa, con blitz notturni. Ieri l’epilogo: i carabinieri di Monte Compatri hanno arrestato due cittadini del posto, un 48enne e 44enne, su mandato di cattura firmato dal tribunale di Velletri. I reati contestati: rapina, lesioni personali, estorsione e furto.

L’uomo aveva chiesto un prestito di 1.200 euro e nonostante una restituzione maggiore massacrato più volte. Arrestati gli aguzzini

Il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, scattate dalla denuncia presentata ai carabinieri da parte di un 46enne romano residente a Monte Compatri, anche lui con precedenti, che riferiva di essere vittima di una serie minacce e aggressione da parte dei due indagati che lo accusavano del mancato saldo di un debito di 1.200 euro, che però la vittima riferiva di aver saldato.

In particolare, l’uomo ha raccontato di aver chiesto un prestito a due suoi conoscenti e, nonostante lo avesse saldato – con ricariche PostePay documentabili e che ha mostrato – sarebbe stato preso di mira dai due che pretendevano altro denaro, nonostante avesse già restituito circa 1.600 euro, ben oltre la somma ricevuta.

Sempre secondo quanto denunciato, in più occasioni, sarebbe stato avvicinato dagli indagati e minacciato fino a quando, la notte tra il 17 e 18 aprile scorso, sarebbe stato raggiunto presso la sua abitazione e aggredito con pugni al volto e al petto riportando 25 giorni di prognosi, come diagnosticato in pronto soccorso.

Il furto dell’auto

In quella occasione, i due uomini avrebbero sfilato all’uomo le chiavi dell’autovettura intestata alla madre. La macchina che era parcheggiata in strada poco distante dall’abitazione è stata poi ritrovata pochi giorni dopo danneggiata.

Va precisato che il provvedimento di arresto dovrà essere valutato dai giudici. Quindi la responsabilità non potrà considerarsi accertata se non in caso di condanna definitiva.