Asilo Dragolandia, la vicenda dei bimbi chiusi in classe diventa un’odissea

Il giardino dell’asilo di Dragona è ancora off limits, inutile il taglio dell’erba

Sembrava tutto risolto e invece la vicenda dell’asilo comunale di Dragona si sta trasformando in una vera e propria odissea. A quasi una settimana dalla denuncia dei genitori il giardino della scuola materna Dragolandia in via Monvalle è ancora inaccessibile e i cento bambini ospiti della struttura devono restare chiusi nelle classi con il caldo umido e il solo ausilio delle pale di ventilazione appese al soffitto.

Il giardino dell’asilo di Dragona è ancora off limits, inutile il taglio dell’erba

Se non fossimo in Italia sarebbe difficile credere a quanto sta accadendo. Le erbacce e i cespugli che infestavano il giardino dell’asilo, dopo la levata di scudi dei genitori esasperati sono stati finalmente tagliati. Addirittura il giorno successivo alle loro rimostranze di cui abbiamo trattato in un precedente articolo di mercoledì 31 maggio 2023. Ma dopo lo sfalcio degli arbusti e la rasatura dell’erba gli addetti alla bonifica sono spariti lasciando sul terreno i resti delle potature che sono ancora lì a distanza di diversi giorni.

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Una veduta del giardino di dragona rimasto inaccessibile nonostante il taglio dell’erba

Risultato il giardino non è ancora utilizzabile e le maestre che gestiscono le cinque classi dell’asilo non hanno potuto far altro che continuare a tenere tappati nelle aule i bimbi dai 3 a 6 anni che avrebbero bisogno di correre in libertà, se la loro esistenza scolastica non fosse al centro di una vera e propria odissea dai risvolti burocratici. Infatti, dopo una nuova raffica di segnalazioni fatte dai genitori al Contact Center di Roma Capitale (060606) la vicenda della mancata rimozione dell’erba a Dragonlandia si è trasformata nel caso n. 05089510. Roba da romanzo kafkiano, condita da un linguaggio asettico e persino surreale. Nella risposta fornita on line dal Contact Center si legge, tra l’altro, che la tipologia della denuncia è “una segnalazione”, che l’area tematica è ‘”ambiente”, che l’argomento di cui si tratta sono le “aree verdi e i parchi pubblici” e che, dulcis in fundo, la segnalazione riguarda “vegetazione infestante”.

Difficile formulare qualsiasi commento soprattutto se, proseguendo nella lettura dell’email in calce alla risposta del Contact Center, si legge che attraverso il link si può “consultare lo stato di avanzamento della segnalazione ma anche le eventuali “riassegnazioni secondo competenza”, nonché l’esito della “lavorazione accedendo alla casa digitale del cittadino nell’ambito del portale istituzionale di Roma Capitale…”.

In una parola un vero e proprio labirinto del quale non si riesce a intravvedere una via d’uscita. Anche perché la questione dell’inaccessibilità del giardino dell’asilo Dragonlandia è molto semplice e gli stessi genitori si erano offerti di risolverla in modo autonomo tagliando di persona arbusti ed erbacce e, ora che queste sono rimaste sul terreno a essiccare, anche a rimuoverle. Ma questa opzione nel labirinto delle competenze di percorsi fatti apposta per complicare le cose semplici non è contemplata.