Roma, pioggia d’evasioni dai domiciliari: uno di loro riarrestato per passeggiata in monopattino

La voglia di libertà e di una passeggiata all'esterno è costata il riarresto ad alcuni cittadini sorpresi fuori dal domicilio dove avrebbero dovuto scontare la loro pena

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Roma: galeotta è stata la sua voglia di libertà, per fare un giro all’esterno nonostante sapesse bene di essere agli arresti domiciliare.

La voglia di libertà e di una passeggiata all’esterno è costata il riarresto ad alcuni cittadini sorpresi fuori dal domicilio dove avrebbero dovuto scontare la loro pena

L’uomo, un 39enne italiano, nel bel mezzo della notte, è stato trovato ed identificato dai carabinieri del comando provinciale capitolino durante alcuni controlli effettuati nei giorni scorsi, per le strade di Garbatella, utilizzando un monopattino all’altezza di via delle Sette Chiese.

Farfugliando spiegazioni farraginose e sconnesse, probabilmente colto di sorpresa dall’Intervento dei militari dell’Arma, alla fine dell’intervento l’uomo, che non aveva alcun permesso per essere fuori casa, è stato quindi riarrestato dagli operanti e riportato presso il proprio domicilio, dove continuerà a scontare la sua pena.

Stessa sorte, nel corso degli stessi pattugliamenti, è capitata ad un altro “evasore” che non ha rispettato la misura degli arresti domiciliari, un 32enne romano, che ad Acilia è stato “pizzicato” in strada, a pochi passi dalla sua abitazione, anche lui in strada, ed è stato nuovamente arrestato.

Tris di evasioni dai domiciliari e arresti confermati di nuovo anche per un 50enne che era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 23 maggio dalla Corte d’Appello di Roma, con il provvedimento che è scaturito dalla richiesta dei carabinieri di Roma Casilina che più volte avevano accertato la violazione da parte dell’uomo, delle prescrizioni imposte. Peranto l’uomo di 50 anni è stato richiuso nel carcere capitolino di Regina Coeli.

Come sempre in questi casi, ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati vanno consiederati presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase dei procedimenti, quella delle indagini preliminari, e che gli indagati restano presunti innocenti fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna, con le prove che si formeranno eventualmente nel corso dei processi.

In un caso analogo, recentemente, vi abbiamo raccontato della vicenda che ha visto riarrestato anche un uomo che, a Pomezia, invece d’essere a scontare i domiciliari a casa sua, è stato sorpreso in strada in compagnia della fidanzata.

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