Ostia: dalla Spiaggia Verde dell’ex Faber e fino all’ultima porzione di arenile alla foce del Canale dei Pescatori, il lungomare di Ponente è tornato ad essere terra di nessuno, e campo libero per tende e sacchi a pelo di senza tetto e sbandati.
Scene di un estate di degrado sul Lungomare: l’ordinanza vieta gli accampamenti sulla spiaggia ma il fenomeno si ripropone senza controllo
La nuova stagione balneare a Ostia, si apre con i soliti vecchi problemi di campeggio libero sulle spiagge, mancanza di controllo e condizioni indecorose a vista. Uno spettacolo indegno per una località balneare che vive di questo almeno sei mesi l’anno ma che si ripresenta sistematicamente tra maggio e giugno, quando non prima a dare una brutta mostra di sé a cittadini e turisti.
Tende e sacchi a pelo, si trattengono per giorni, talvolta montando dal pomeriggio per poi smontare solo in tarda mattinata – quando lo fanno -, e comunque quando la spiaggia è già affollata di gente, costretta a subire questa presenza non consentita e spesso attorniata di immondizia.
Imperterriti, gli accampati restano anche dopo l’intervento e le ripetute sollecitazioni dei bagnini, quasi sempre costretti a chiamare le forze dell’ordine per tutelare i bagnanti da reazioni improvvise e violente, ed avere la ragione sugli ospiti indesiderati.
Una scena che si ripete ogni anno su questi tratti di arenile gestiti dal X Municipio, ma che sta in buona compagnia con altre situazioni indecorose tra accampamenti e veri e propri villaggi di roulotte anche nella zona di Levante.
Regole chiare per tutti che dovrebbero solo esser fatte rispettare, non sembra lo siano qui, in questo quartiere sul mare della Capitale, nonostante le ordinanze cittadine fotocopia e dunque sempre uguali e note, e nonostante l’ordinanza balneare uscita già da diversi giorni, che ribadisce tra i divieti – se ce ne fosse ancora bisogno -, proprio quel no ai campeggi in spiaggia.
Non è così invece su Viale Mediterraneo, l’ingresso della Pineta di Ostia, il Lungomare all’altezza di Piazza Sirio dove a godersi la vista mare sono da sempre i camperisti, che avrebbero interpretato la posizione come un’area campeggio, nonostante non sia attrezzato per esserlo e sia solo un parcheggio, sistematicamente sottratto all’uso di altri cittadini per il posteggio delle auto.
Procedendo verso la litoranea poi, lo spettacolo peggiora anche di livello, con roulotte talmente fisse e “sgarrupate” da aver sostituito le ruote con i mattoni. Sistemazioni spesso vuote utilizzate come postazioni fisse in mano a chissà chi per farne un business.
Peccato che questo business lavoro nella direzione opposta alla legalità e al buon turismo che gli imprenditori cercano da anni di costruire pagando a caro prezzo anche questi aspetti di degrado.