Roma, donna picchiata dall’ex compagno attira attenzione dei carabinieri e fa arrestare 45enne

Nonostante il suo ex compagno la stesse picchiando, la donna è riuscita ad attirare l'attenzione dei carabinieri grazie ad alcuni gesti antiviolenza, contribuendo all'arresto del suo aguzzino

Roma: una donna è riuscita a salvarsi dalle grinfie di un violento, un 45enne di Tor Bella Monaca poi arrestato dai carabinieri ai quali la vittima aveva chiesto aiuto dopo molti maltrattamenti, richiamando la loro attenzione con alcuni gesti convenzionali antiviolenza.

Nonostante il suo ex compagno la stesse picchiando, la donna è riuscita ad attirare l’attenzione dei carabinieri grazie ad alcuni gesti antiviolenza, contribuendo all’arresto del suo aguzzino

L’aggredita dapprima ha agitato la mano aperta in direzione delle forze dell’ordine e subito dopo ha serrato la mano, chiudendola come a simulare il gesto del pugno, con il pollice chiuso, per far capire che stava subendo un’aggressione fisica.

In questo modo i militari dell’arma hanno capito la gravità della situazione e salvato una signora di 55 anni, casalinga, che da diversi mesi era picchiata e vessata senza che neppure il provvedimento già deciso dall’Autorità Giudiziaria di obbligare l’indagato ad allontanarsi dalla casa dove viveva con l’aggredita, potesse porre fine alle violenze quotidiane.

Motivo della furia del 45enne era stata l’impossibilità da parte sua di accettare che la sua donna avesse deciso di mettere fine alla loro turbolenta relazione e aveva preso a malmenarla ripetutamente, anche obbligandola a farsi medicare in ospedale per le botte subite.

L’episodio che ha portato il 45enne ad essere ammanettato si è verificato venerdì scorso, 26 maggio, con il bruto che ora è indagato sia per il mancato rispetto del divieto d’avvicinarsi all’abitazione familiare che per quello di lesioni.

Nella fattispecie, durante l’ennesima aggressione, la signora si trovava in macchina con il suo aguzzino, quando, avendo visto in zona i carabinieri, a gesti è riuscita ad attirare la loro attenzione, mentre stava venendo picchiata ancora una volta dall’ex compagno, come poi lei stessa ha raccontato alle forze dell’ordine che sono accorse ed hanno identificato entrambi.

Dalla ricostruzione emergerebbe che l’assalita sarebbe stata costretta a salire in macchina venendo pestata e minacciata di morte.

Tramite questo segnale antiviolenza, la donna è riuscita a farsi notare e i carabinieri dopo aver ammanettato il picchiatore 45enne, lo hanno identificato ed arrestato, mettendolo a disposizione degli inquirenti.

Come sempre in questi casi ricordiamo che l’indagato va sempre al momento considerato come presunto innocente, in attesa di una definitiva sentenza di condanna, in virtù dell’attuale fase del procedimento, ossia quella delle indagini preliminari, con le prove che si formeranno evenutalmente nel corso del processo e fino al terzo grado di giudizio.