Italia, Carta Identità Elettronica diventa simile allo Spid: 1 password per accedere a vari servizi

Con l'obiettivo di favorire la diffusione dell'identità digitale connessa alla Carta d'Identità Elettronica, adesso, come nel caso dello Spid, sarà possibile accedere con una password a vari servizi della Pubblica amministrazione

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La Carta d’identità elettronica diventa ancora più multiuso e facile da usare, e ingloberà funzioni simili a quelle ricoperte ora dallo Spid, potendo essere utilizzata per accedere, tramite una password, a vari servizi offerti dalla pubblica amministrazione.

Con l’obiettivo di favorire la diffusione dell’identità digitale connessa alla Carta d’Identità Elettronica, adesso, come nel caso dello Spid, sarà possibile accedere con una password a vari servizi della Pubblica amministrazione

Adesso si potrà accedere a questi servizi tramite la propria Cie – Carta d’Identità elettronica, anche senza avere con sè la carta fisica, facilitandone e diffondendone l’ultilizzo e avviando la rivoluzione voluta dal Governo Meloni che più volte ha detto in passato di voler sostituire lo Spid proprio con la carta d’identità elettronica.

Accedendo ai servizi digitali della Pubblica amministrazione anche senza avere sotto mano la carta fisica.

Questo dovrebbe rendere più semplice utilizzarla. Il governo Meloni ha già detto in passato che valuta di sostituire lo Spid proprio con la Cie.

Da due giorni infatti, con una circolare di venerdì 12 maggio, il Ministero dell’Interno in sinergia con  il dipartimento per la Trasformazione digitale e il Poligrafico e Zecca dello Stato – ha comunicato che utilizzare l’identità digitale della Cie ancora più facile.

Con la propria identità digitale connessa alla carta si potrà accedere ad esempio ai servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, semplicemente usando una password ed il proprio cellulare, usando la propria carta dematerializzata nel proprio smartphone.

Un cambiamento importante rispetto ad ora, dove era sempre obbligatorio avere la carta d’identità fisica oltre a un lettore di smart card per il proprio Pc o portatile.

Questa semplificazione aumenta il passaggio al digitale voluto fin dal precedente Governo italiano, aumentando gli ambiti di utilizzo della CIE stessa, attualmente in possesso di 35 milioni di residenti in Italia, con l’identità digitale, mentre finora lo Spid era di gran lunga il metodo più utilizzato, sempre utilizzando una password, mentre per fruire degli stessi servizi tramite la Carta d’Identità Elettronica il processo era molto più macchinoso, fino ad oggi.

Ma addesso, per entrare con la propria identità digitale da Cie accedendo a questi servizi finora accessibili solo tramite Spid, sarà sufficiente inquadrare un Qr code con l’apposita app CieID – usufruendo del livello 1 di sicurezza -, o inserire le proprie credenziali e un codice temporaneo ricevuto per sms – utilizzando il livello di sicurezza 2-.

Fino a poche settimane fa, con la Cie si poteva usare solo il livello massimo di sicurezza, quello che però risulta meno pratico e più macchinoso, ovvero il 3 (usato per validare le operazioni più delicate e importanti, come firmare un contratto digitalmente) mettendo la Cie in un lettore di smart card per il computer, oppure utilizzare l’app CieID con una connessione Nfc a partire dal proprio smartphone, e non tutti i cellulari sul mercato al momento dispongono dell’Nfc installato nel dispositivo.

Nonostante questo cambiamento, ci sono ancora delle differenze negli ambiti d’uso di Spid e Cie.

Anzitutto, lo Spid a oggi viene gestito da aziende, prima fra tutte Poste italiane, che ricevono denaro dallo Stato Italiano per offrire ai propri clienti questo servizio anche se chi richiede lo Spid spessissimo non deve pagare per averlo o utilizzarlo per i livelli 1 o 2 richiesto dalla maggior parte della Pubbliche amministrazioni, mentre il 3 è usato molto raramente.

La carta d’identità elettronica resta diversa dallo Spid, perchè a differenza di quest’ultimo è un documento d’identità e offre una vera e propria identità digitale della persone che ne è proprietaria.

Quello che auspica da tempo il Governo Meloni, è quello di unificare e fondere in un unico dispositivo tutte le funzioni svolte da Spid e Cie e avere un’unica identità personale digitale gestita dallo Stato, facendo cessare l’esistenza dello Spid a vantaggio della carta d’identità elettronica.

Proprio questo fine settimana a Roma è in corso un nuovo open day per far fare la carta d’identità elettronica con aperture straordinarie dei vari ex punti informativi turistici e di alcuni municipi capitolini.