Roma, il Campidoglio acquista case e garage per i poveri

Acquistate 120 case, ma anche garage e cantine. Ecco i quartieri interessati

Fonte Profilo Facebook Guido Pascucci - Gruppo Ostia Informa

Case, garage e cantine. È stata approvata ieri dall’assemblea capitolina la delibera per l’acquisizione di 199 immobili di proprietà dell’Inps da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Un investimento di circa 16 milioni per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e agevolare lo scorrimento delle graduatorie.

Acquistate 120 case, ma anche garage e cantine. Ecco i quartieri interessati

Nella lista dei beni acquistati 120 appartamenti, 18 cantine e 61 garage.

Case e garage sono situati per lo più nei quartieri Magliana (via dell’Impruneta), Don Bosco (via Ponzio Cominio, via Flavio Stilicone, via Calpurnio Pisone, via Lucio Mummio, via Calpurnio Fiamma), ma anche a Dragoncello (via Vincenzo Petra e via di Dragoncello) dove gli abitanti contrari alle acquisizioni avevano già avviato delle proteste. (leggi qui)

A Roma sono oltre 14mila i nuclei familiari in lista di attesa per l’assegnazione di una casa popolare, alcuni da quasi 20 anni.

L’acquisto dello stock immobiliare dall’Inps è soltanto il primo tassello di una strategia più ampia finalizzata a rilevare 1.500-2.000 case entro la fine della consiliatura.

Entro il 2023 dovrebbe partire anche la procedura per l’acquisto di altre 630 case: 500 di Enasarco, un centinaio dell’Ater e una trentina della Città metropolitana.

Tra le priorità, trovare un alloggio agevolato alle oltre 3mila famiglie che rientrano nelle categorie di maggiore fragilità e più di 30 punti in graduatoria.

Trattative con l’Enasarco

La casa è un diritto essenziale – hanno dichiarato Yuri Trombetti, presidente della Commissione Patrimonio di Roma Capitale e Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in CampidoglioCon questo provvedimento ci impegniamo a dotare la città di nuovi immobili da destinare all’emergenza abitativa per non lasciare nessuno indietro, soprattutto i cittadini più fragili in attesa di assegnazione di alloggi E.R.P”.

Siamo anche in trattativa con Enasarco ed Enpaia – aggiungono – per arrivare ad un abbattimento sostanziale della graduatoria.

A questo si aggiunge l’elaborazione di un piano casa strategico che prevede l’acquisizione di nuove case per gli alloggi popolari, lo sviluppo del welfare abitativo, strumenti di rigenerazione urbana e autorecupero che faranno fare grandi passi in avanti sulla garanzia del diritto all’abitare per tutte e tutti”.