Il Campidoglio autorizza i manifesti pro-marijuana libera

Dopo un iniziale "no", Roma Capitale ha acconsentito all'affissione dei manifesti pro marijuana

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Il Campidoglio autorizza i manifesti pro-marijuana libera. A renderlo noto i consiglieri capitolini Alessandro Luparelli e Michela Cicculli del Gruppo Sinistra Civica Ecologista, autori della battaglia che ha portato Roma Capitale ad acconsentire all’affissione della campagna di “Meglio Legale”, l’organizzazione no profit che si batte per la legalizzazione delle droghe leggere per decapitarne il traffico illecito.

Dopo un iniziale “no”, Roma Capitale ha acconsentito all’affissione dei manifesti pro marijuana

Dopo un iniziale diniego degli uffici all’affissione dei manifesti di “Meglio Legale” per il 5 per mille in favore della legalizzazione della cannabis, per motivi di carattere tecnico giuridico, c’è stata un’interlocuzione politica ai fini di riconsiderare la decisione presa dal Dipartimento Sviluppo Economico e Attività produttive”, hanno fatto sapere i consiglieri.

Dopo una richiesta di chiarimenti da parte dei consiglieri Luparelli e Cicculli il Campidoglio ha riconsiderato la procedura amministrativa.

L’autorizzazione all’affissione su impianti di proprietà e gestione comunale è pienamente legittima perché la campagna di “Meglio Legale” ha il diritto di trovare spazio di visibilità, non è discriminatoria, non è violenta e non è contraria ad alcun regolamento, oltre a promuovere il dialogo democratico e l’esercizio delle funzioni referendarie – hanno chiarito i consiglieri – Non è ammissibile alcuna discriminazione in base ai contenuti, i manifesti della campagna potranno stare sugli impianti comunali in base al principio di parità del diritto di espressione”. 

Riguardo al merito della questione, in una mozione depositata in Campidoglio abbiamo già espresso le nostre posizioni contro il proibizionismo che aumenta produzione e traffico di stupefacenti, sollecitando un serio impegno da parte del Parlamento italiano affinché si liberalizzi definitivamente la cannabis, in sintonia con la volontà di tanti cittadini italiani, per un approccio concreto e non più ideologico a una questione così rilevante”, concludono.

Meglio Legale o no?

Intanto Meglio Legale proprio oggi, 28 aprile, ha sollevato una contestazione al governo:Abbiamo un nuovo consulente antidroga, fresco di nomina del governo Meloni, e sinceramente facciamo fatica a pensare ad una persona più reazionaria di Massimo Gandolfini. Leader del Family Day, la manifestazione ultraconservatrice, da neurochirurgo è riuscito a dire che l’omosessualità è una malattia da curare. La sua prima dichiarazione all’Ansa è stata che lui “è contrario a qualsiasi forma di legalizzazione“.

“Insomma, mentre la Germania legalizza la cannabis, in Italia il governo Meloni ha nominato come consulente una persona che arriva direttamente dal Medioevo”, hanno protestato i militanti per la legalizzazione della cannabis.

Sono sempre stato contrario a ogni tentativo di legalizzazione della cannabis perché da un punto di vista scientifico-tossicologico non esistono droghe leggere. Ma questa adesso non è una priorità“, la dichiarazione di poche ore fa di Gandolfini.