Tivoli, cieco al volante: denunciato per truffa ai danni dello Stato

Per il falso cieco fatto scattare dalla procura di Tivoli il sequestro preventivo di 4 appartamenti

Scovato a Vallinfreda, meno di 280 abitanti nella Valle dell’Aniene, un falso cieco. L’uomo, un 58enne, instascava la pensione da cieco, ma ci vedeva benissimo: guidava l’auto, leggeva il giornale, durante le passeggiate salutava i compaesani. Ora dovrà restituire otto anni di pensione percepita, secondo la procura di Tivoli, senza averne diritto.

Per il falso cieco fatto scattare dalla procura di Tivoli il sequestro preventivo di 4 appartamenti

Doppio danno per il presunto falso cieco. Non solo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, perdendo il diritto alla pensione, ma è stato subito alleggerito dei proprio bene: quattro appartamenti che nel suo piccolo paese-bomboniera equivalgono a 120.mila euro.

A eseguire il sequestro preventivo, su disposizione del procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto, proprio i carabinieri della stazione di Vallinfreda.

L’uomo risultava cieco assoluto, come decretato dalla commissione medica dell’A.S.L. competente e come tale percepiva emolumenti per l’invalidità riconosciuta dal 2015, per complessivi 1.200 euro mensili.

Le indagini svolte consentivano di raccogliere elementi su una condotta di vita del tutto normale: nel corso dell’attività investigativa i militari hanno accertato che guidava regolarmente la sua autovettura, salutava le persone che incontrava a piedi o al bar e leggeva abitualmente il giornale.

Molti gli elementi indiziari raccolti dai Carabinieri della Stazione di Vallinfreda, che hanno svolto una certosina attività d’indagine coniugando le “tradizionali” tecniche investigative dell’osservazione e del pedinamento con l’esame della documentazione sanitaria depositata. Sulla base delle risultanze d’indagine la Procura della Repubblica di Tivoli ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Tivoli un decreto di sequestro per l’importo indebitamente percepito dall’indagato nel corso degli anni, corrispondente a circa 120.000 Euro.

I Carabinieri hanno sequestrato quattro unità immobiliari di proprietà dell’indagato.
Col sequestro si è assicurato il recupero dell’intero ricavato illecito che avverrà all’esito della condanna con la vendita degli immobili sequestrati.