Roma, finta badante arrestata: narcotizzava le assistite per derubarle. Una è morta

Finta badante si fa assumere, narcotizza le vittime e poi fugge via. L'accusa rapina

Foto d'archivio - anziana

Arrestata a Roma una finta badante: si faceva assumere per rapinare in casa donne anziane, addormentandole prima con farmaci e sonniferi. Si tratta di una ucraina di 48 anni: è stata fermata, ieri, sabato 15 marzo, dalla polizia con l’accusa di aver rapinato due donne. Una delle vittime, una 98enne narcotizzata a marzo insieme alla nipote, nella loro casa in via Lucio Papiro, è morta pochi giorni fa.

Finta badante si fa assumere, narcotizza le vittime e poi fugge via. L’accusa rapina

Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, sono scattate proprio lo scorso 25 marzo quando una donna ha chiesto l’intervento degli agenti del commissariato Tuscolano dopo essersi svegliata e aver trovato la nonna addormentata mentre la badante, assunta pochi giorni prima, era sparita.

Un colpo anche a Ostia

La donna si è accorta che mancavano oltre 500 euro da un portafogli. Gli agenti, dopo essere risaliti all’identità della 48enne, hanno ricostruito un episodio analogo avvenuto lo scorso luglio a Ostia.

In questo caso la badante, dopo aver addormentato la vittima, un’anziana di 86 anni, somministrando alla stessa un sovradosaggio di benzodiazepine, si è impossessata di un solitario e una fede nuziale, 2 bracciali in oro, 3 orologi Rolex, 1 orologio Vacheron Costantin e un portafoglio contenente la somma di 1000 euro.

I poliziotti hanno rintracciato la finta badante in casa di una terza anziana dove era stata assunta da pochi giorni.

L’anziana rapinata lo scorso 25 marzo nel frattempo è deceduta da pochi giorni.  La procura ha disposto l’autopsia e sono in corso gli accertamenti per capire se il decesso possa essere collegato alla somministrazione dei farmaci anche se a distanza di tempo.

Il fermo della 48enne, accusata di rapina, è stato convalidato lunedì 17 aprile dal giudice. Disposto il carcere.

Donne in azione

A marzo erano stati i carabinieri ad arrestare due donne, in questo caso italiane, per aver narcotizzato e derubato una dozzina di vittime. (leggi qui) L’adescamento di anziani soli, in questo caso, poteva durare anche giorni, se non settimane. Venivano avvicinati con gesti di gentilezza e addirittura raggirati con piccoli regali.

In particolare una delle due donne arrestate, Natascia G., cinquant’anni, originaria della provincia di Arezzo, aveva alle spalle una condanna a 11 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale: una delle sue vittime in precedenti rapine con il sonnifero era infatti deceduta proprio a causa dell’assunzione di sonniferi in dosi massicce.

In carcere con lei la nuora, trent’anni, originaria di Campobasso, e sempre con precedenti per rapina.