A meno di 24 ore dall’omicidio a colpi di fucile dell’imprenditore 31enne Marco Gianni, avvenuto nel pomeriggio di ieri in un vivaio nella frazione di Borgo San Donato a Sabaudia, un uomo di 33 anni è stato fermato perché gravemente indiziato di esserne il responsabile.
Sabaudia, riconosciuto nelle immagini della videosorveglianza il presunto autore dell’omicidio di Marco Gianni: il 33enne fermato può aver ucciso per motivi passionali
E’ stato fermato in queste ore con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio di Marco Gianni, l’uomo di 33 anni, individuato dopo essere stato riconosciuto in seguito alla visione degli impianti di videosorveglianza, che ne avevano cristallizzato volto e fattezze. Si tratta di Riccardo Di Girolamo e lo stato di fermo si è trasformato in ordine di custodia cautelare in carcere.
Subito dopo il rinvenimento del corpo erano partite le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo investigativo sotto la direzione della procura pontina, che avevano sentito anche alcun testimoni. L’incrocio degli elementi raccolti con gli accertamenti tecnico scientifici, hanno infine stretto il cerchio intorno al 33enne.
L’uomo dovrà rispondere delle gravi accuse nei suoi confronti di omicidio aggravato e alterazione di un’arma comune da sparo e cioè il fucile modificato con il quale dopo essersi introdotto nel vivaio intorno alle 17,00, a distanza ravvicinata avrebbe sparato due colpi contro la vittima, dei quali uno alla testa che non gli ha lasciato scampo. Tra le ipotesi percorse anche quella del delitto passionale.
Di Girolamo aveva convissuto con la compagna della vittima e da lei aveva avuto due figli. Nella ricostruzione del quadro operata dai carabinieri emergono minacce rivolte alla ragazza prima di tutto e poi anche al 31enne, mai però denunciate alle forze dell’ordine e forse mai considerate davvero pericolose.
Raggiunto in casa, Di Girolamo è apparso visibilmente agitato, aveva in auto i fucili utilizzati qualche ora prima ma non ha opposto resistenza ai carabinieri. All’interrogatorio si avvalso della facoltà di non parlare.
La tragica sequenza dell’omicidio
Marco Gianni era solo nel vivaio di famiglia quando è stato raggiunto dall’assassino. Sono almeno cinque i colpi esplosi dall’omicida, che ha utilizzato pallini di piombo spezzato. Quattro i bossoli che saranno rinvenuti a terra dai carabinieri poco dopo. I primi spari sono stati esplosi dall’interno dell’auto con un fucile a canne mozze e hanno raggiunto il bersaglio al gluteo. Due, invece, quelli mortali sparati da un fucile semiautomatico calibro 22 quando l’uomo era già sceso dall’auto: uno al torace, l’altro alla nuca, di spalle, forse mentre la vittima cercava di fuggire.
Il cordoglio della comunità di Sabaudia in queste ore tragiche anche per la scomparsa del 21enne Alex Stefanelli
“Abbiamo appena appreso con sconcerto la tremenda, incredibile, inaccettabile notizia dell’omicidio del nostro atleta Handball Marco Gianni, tragicamente scomparso nel pomeriggio di oggi a Sabaudia a soli 31 anni. Non possiamo fare altro che pregare per lui e rivolgere un pensiero commosso e affettuoso ai suoi familiari, ai quali il Presidente Mino Ciano e la Società tutta porgono le più sentite condoglianze” – ha dichiarato con un post ufficiale la Polisportiva Gaeta 1931.
Ma ieri a poca distanza una dall’altra, il comune di Sabaudia ha subito anche un’altra terribile perdita, la morte di Alex Stefanelli, il giovane che per cause in corso di accertamento ha perso il controllo della sua auto mentre stava percorrendo la Migliara 51 ed è deceduto a seguito di uno schianto e del ribaltamento del veicolo.
Dai gruppi social in queste ore terribili per la comunità, le condoglianze alle famiglie e la richiesta di una speciale vicinanza da parte del Sindaco e dall’Amministrazione.