Storie sulla Santa Pasqua: la leggenda del gallo della Resurrezione

Una delle più importanti leggende legate alla tradizione di Pasqua racconta di come un gallo fatto a pezzetti, come per magia, simboleggiando la resurrezione di Cristo, ha preso vita

La Santa Pasqua è da sempre ricca di storie, miti e leggende per cercare di raccontarne da diverse prospettive l’origine e l’essenza, e tra le più famose di sempre c’è quella del gallo della Resurrezione.

Una delle più importanti leggende legate alla tradizione di Pasqua racconta di come un gallo fatto a pezzetti, come per magia, simboleggiando la resurrezione di Cristo, ha preso vita

Nella fattispecie, tutto parte da quando, secondo le Scritture, Cristo era stato sepolto e si era diffusa nel popolo la notizia che quest’ultimo sarebbe presto risorto e i Giudei a quel punto si affrettarono a mettere molte guardie davanti alla tomba, per impedire che qualcuno potesse trafugarne la salma, affermando poi che quest’ultimo era risorto, come raccontato dal Vangelo di Matteo 27,62-66.

Trascorsi tre giorni e dato che ancora niente era successo, quelli che avevano fatto crocifiggere il Maestro si incontrarono a cena, festeggiando che avevano fatto sparire un temibile nemico.

Dopo la notte, arrivò l’alba, ed avendo ancora fame, i commensali hanno ordinato ai servi di portare loro qualcosa da mangiare e a quel punto, alla loro tavola arrivò un gallo arrostito e fatto a pezzi in un vassoio, che venne diviso tra i vari presenti.

Caifa disse queste parole: “Io sono certo che è più facile che canti questo gallo, piuttosto che risusciti quel Nazzareno che abbiamo messo in croce.”

A quel punto, proprio nell’ora in cui Cristo era risorto, dai loro piatti le ossa e la carne del gallo presero vita, la testa si mise dritta sul vassoio messo al centro della tavola, le piume e le zampe tornarono dalle finestre e il gallo ritornò a prendere vita nella sua forma originaria di animale, con tanto di penne colorate, cresta rossa e la lunga coda che invase tutta la tavola, rinascendo, completamente vivo. Per far riconoscere la sua presenza il gallo ha emesso un potente “chicchirichi'”.

Dopodichè, evidenziando la magia della resurrezione di Cristo, il gallo è saltato sopra a un davanzale, sparendo alle prime luci della nuova alba, tornando al suo vecchio pollaio ed iniziando a cantare, annunciando anche agli altri galli l’avvenuta resurrezione e tutti insieme decantarono al mondo la riapparizione di Cristo.