Roma: la guardia di finanza ha messo a segno una gigantesca operazione antidroga, scoprendo dentro ad un seminterrato ben 354 chili di droga tra hashish e marijuana, nascosta in alcune scatole in via Anagni, zona Prenestino-Labicano, periferia est della Capitale, in un edificio in passato edibito ad ufficio del Caf.
L’ex ufficio Caf era utilizzato come deposito della droga. Arrestati due italiani incaricati di fare da custodi all’ingente quantità di stupefacente
A seguito del blitz anti-droga è stata arrestata una coppia di italiani, un uomo classe 1961 e una donna classe 1974, che avevano il compito di custodire il colossale quantitativo di stupefacenti e già gravati da precedenti specifici.
Tutti e due ora sono indagati per i reati di detenzione e spaccio di droga e, dopo la convalida dell’arresto, portati immediatamente nei carceri di Regina Coeli e Rebibbia.
Gli arresti sono stati il frutto di una lunga opera di tracciamento dei loro spostamenti, a seguito delle segnalazioni di una procura veneta che avevano intercettato un carico di stupefacenti stipati in un camion proveniente dalla regione dei Balcani.
Monitorato il tragitto del mezzo pesante, arrivato fino a Roma, si è atteso che la droga venisse stipata nell’ex ufficio Caf e in quel momento la Finanza è intervenuta irrompendo nel fabbricato, cogliendo i due arrestati di sorpresa, fortemente agitati fin dalla vista dei finanzieri.
Tutta la droga è stata sequestrata, insieme a sette cellulari, svariate munizioni calibro 9×21 e ad altro materiale utile al confezionamento della sostanza stuopefacente, che avrebbe fruttato, se immesso sul mercato, svariati milioni di euro.
Ora si cerca di risalire all’intera filiera dello spaccio per capire se ci siano altre persone coinvolte nella vicenda.
In un’altra operazione simile nella quale sempre la Finanza aveva sgominato un’intera banda di narcos, alla fine del mese scorso, in un altro nostro articolo, vi avevamo raccontato di come una banda di trafficanti di droga sia stata individuata dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Roma che hanno denunciato sei persone, cinque italiani e uno sloveno.
I militari hanno inoltre eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri.
Il sodalizio criminale in questione operava tra Ardea, Pomezia e le zone vicine. Arrestate due persone ritenute a capo dell’organizzazione criminale.