Velletri: si tratta di un dolore grande, grandissimo, quando un proprietario perde il proprio amato cane, ma questa volta non si tratta di una morte naturale, quella che ha visto morire la piccola Lana, una cagnolina da caccia: scomparsa da alcuni giorni, è stata ritrovata priva di vita, uccisa a fucilate, in via dei Fienili, nella cittadina veliterna, con lo sdegno che corre via web, e il post della padrona rimosso da facebook dopo che questo era diventato virale su alcuni gruppi dedicati agli animali, per i troppi commenti aggressivi da parte degli utenti.
La cagnolina è stata trovata morta dalla sua padrona che in un lungo post social si sfoga, raccontando nel dettaglio l’accaduto
Nel testo del lungo post, che pubblichiamo integralmente, la proprietaria, della quale non riveliamo l’identità per tutelarne il riserbo e rispettarne il dolore, testualmente ha scritto, una volta ritrovata, morta, la sua amata Lana:“Abbiamo ritrovato la nostra Lana… ammazzata a colpi di fucile, la nostra povera Banny, così la soprannominavamo, è stata trovata molto vicina al punto da cui si era allontanata, in un terreno su via dei Fienili, a Velletri. Probabilmente stremata dai colpi cercava di tornare al sicuro in cerca di aiuto ma, devastata come era, non ci è riuscita e si accasciata tra l’erba alta”.
“Lana – rammenta la sua padrona – si era allontanata verso le 10 di mercoledì mattina del 29 marzo. L’abbiamo cercata in lungo e in largo di giorno e di notte, abbiamo fatto la triste scoperta solo il giorno seguente”.
“Chi abita in zona – racconta – ha sentito i colpi alle 10.30 del mattino vicino all’area da cui si è allontanata e dove è stata trovata. Non è stato un colpo accidentale, Lana giaceva molto vicino alla strada, nessuno avrebbe sparato in piena mattina in mezzo alla strada, considerato anche il fatto che la caccia non è aperta quindi è vietato sparare. Qualcuno ha messo fine alla sua vita nel modo che più la terrorizzava”.
“Avevamo adottato Banny – spiega la donna – dopo averla trovata abbandonata in strada pelle e ossa, quasi divorata dai vermi, perché qualche cacciatore aveva pensato di sbarazzarsene, sapete Banny era nell’aspetto un cane da caccia ma l’unica cosa che sapeva cacciare erano i cuscinoni morbidi in casa per acciambellarcisi sopra. Aveva paura della sua stessa ombra, figuriamoci del rumore di un colpo d’arma. Appena arrivata in famiglia era intimorita da qualsiasi persona e ha impiegato qualche anno a fidarsi di nuovo degli umani, forse questo è stato il suo più grande errore”.
In particolare proprio pochi giorni fa invece vi abbiamo raccontato di una vicenda simile, avvenuta a Palestrina, con un’altra cagnolina ammazzata a calci, che però si è conclusa con l’individuazione e la punizione inflitta al responsabile, 1 anno e mezzo di carcere la pena inflitta al bruto.
Nel dettaglio, il tribunale di Tivoli ha condannato ad un anno e mezzo per maltrattamento e uccisione di animali un uomo, che ha preso a calci fino ad ammazzarla, una cagnolina di razza bullmastiff che come unica colpa ha avuto quella di essersi avvicinata perchè voleva giocare.
L’aggressore, un 50enne di Palestrina, a suo dire amante degli animali, aveva ucciso la cagnolina in questione il 30 aprile del 2017 – mentre andava a passeggio col suo di cane.
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