Roma, sito dell’Atac e servizi di biglietteria bloccati da un attacco informatico

Un attacco messo a segno da pirati informatici ha bloccato e reso irraggiungibile il sito di Atac dalle prime ore di questo mercoledì

Roma: dalle prime ore di questa mattina, mercoledì 22 marzo il sito internet di Atac risulta non raggiungibile dagli utenti, a causa di problemi tecnici dovuti ad un attacco informatico messo a segno da parte di hacker.

Un attacco messo a segno da pirati informatici ha bloccato e reso irraggiungibile il sito di Atac dalle prime ore di questo mercoledì

L’azienda in una nota ufficiale spiega che al momento risultano off-line, inutilizzabili, anche i servizi di biglietteria nelle varie sedi Atac.

Restano tuttavia ancora attive le macchine emettitrici biglietti (MEB) nelle varie stazioni.

“I sistemi di gestione operativi sono tutti funzionanti e l’erogazione del servizio di trasporto è regolare – rammenta Atac -. I tecnici sono attualmente al lavoro per ripristinare le funzionalità dei servizi interrotti. Gli aggiornamenti verranno tempestivamente segnalati”.

Quello che ha colpito nella giornata odierna il sito dell’azienda del trasporto pubblico capitolino non è l’unico disservizio del quale vi abbiamo raccontato di recente, basti pensare a quando il sito istituzionale del Comune di Roma è rimasto “oscurato” per molte ore, sempre per un problema informatico che si sospetta potesse essere legato ad un’altro attacco cibernetico.

E, qualche settimana prima, per giorni e giorni, anche il portale di Virgilio e di Libero Mail è stato assaltato, impedendo a milioni di internauti di accedere alle proprie caselle di posta elettronica.

Inoltre, sempre sulla stessa falsariga, a febbraio erano stati resi inservibili dai pirati del web i siti di Acea, danneggiati da un assalto portato con la tecnica dei software di tipo “ransomware”.

Nella fattispecie già la scorsa estate, questo tipo di blocco attuato da alcuni hacker russi aveva distrutto migliaia di dati sensibili dal sito internet dell‘agenzia delle entrate, necessitando di diverso tempo per venire ripristinati.

In quel caso specifico, Swascan, polo di sicurezza informatica racchiuso nel Gruppo Tinexta, ha rilevato un attacco da parte dei russi di LockBit.

Quella volta vennero rubati 78 Gb di dati e chiesto un riscatto con un ultimatum di 5 giorni per ottenerne la restituzione e riavere a disposizione i documenti e i rapporti finanziari sottratti.

Sono in corso approfondimenti per poi inoltrare il tutto all’autorità giudiziaria.

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