Roma, rafforzate le misure di sicurezza: si temono altri attentati incendiari

Rischio attentati in aumento. La procura, intanto, procede per finalità di terrorismo

Rafforzate le misure di sicurezza a Roma dopo gli ultimi attentati incendiari. Si temono nuove azioni da parte degli anarchici. Dei diversi raid con auto date alle fiamme due infatti sono stati rivendicati da sigle anarchiche.

Rischio attentati in aumento. La procura, intanto, procede per finalità di terrorismo

È stato firmato dagli anarchici, infatti, il rogo divampato nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 marzo nel parcheggio di Poste Italiane in viale Palmiro Togliatti. Nell’azione incendiaria sono stati distrutti sedici veicoli aziendali. E’ solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco che se non sono salvati quattro. (leggi qui)

In diversi blog e social ieri, intanto, è arrivata la rivendicazione firmata dagli anarchici. “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito –  riporta la rivendicazione – regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane”.

Gli anarchici si dicono “fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo stato Italiano”.

Stesso scenario dell’incendio appiccato in via Val di Lanzo, a Conca d’Oro, un paio di mesi fa quando nel mirino finirono dei mezzi di Telecom. Un attentato incendiario firmato nell’immediatezza del fatto con la sigla “A” e  la scritta “No al 41 bis”, ovvero contro il carcere duro, lasciata in più punti a ridosso del parcheggio di Telecom.

L’inchiesta

La procura di Roma ha aperto più fascicoli sugli attentati incendiari, l’ultimo ad Ostia Antica dove sono bruciati 22 scuolabus dismessi (leggi qui). Per alcuni si procede per incendio doloso con finalità di terrorismo.

Delegati alle indagini gli uomini della Digos che, rivendicazioni a parte, contano di individuare i responsabili materiali. A partire da quello di via Palmiro Togliatti ai mezzi delle Poste.

In via di acquisizione le immagini di diversi impianti di video sorveglianza dell’area al fine di isolare dettagli che possano risultare poi utili.

In corso anche gli accertamenti sul deposito di scuolabus di Ostia: in questo caso però la pista degli anarchici non viene ritenuta scontata.