Via dei Pescatori chiusa ridotta una discarica: polemiche per i ritardi sulla riapertura

Ostia, Via dei Pescatori chiusa in balia di sozzoni e discarica di ladri di rame: la denuncia social riapre la questione della videosorveglianza 

La Via dei Pescatori chiusa e senza telecamere di videosorveglianza è diventata terra di nessuno. A dimostrarlo in queste ore, sono le foto social postate dagli utenti che stanno monitorando il problema degli sversamenti abusivi da diverse settimane, da quando cioè sono cominciati ad apparire in mezzo alla carreggiata, i primi cumuli di rifiuti elettrici.

Ostia, Via dei Pescatori chiusa in balia di sozzoni e discarica di ladri di rame: la denuncia social riapre la questione della videosorveglianza

Un groviglio di cavi svuotati dall’anima di rame e il cadavere di alcuni elettrodomestici, sono diventati da almeno tre settimane lo spettacolo indecoroso in bella mostra al centro di Via Pescatori.

Nel tratto ancora chiuso alla circolazione delle auto ma facilmente raggiungibile a piedi o in macchina fino al punto accessibile, sozzoni e ladri di rame hanno iniziato ad abbandonare i rifiuti elettrici, approfittando di questa strada libera da occhi indiscreti e con molta probabilità anche dalle telecamere di videosorveglianza.

Rifiuti di vario genere hanno iniziato ad apparire, lasciati lì di notte o forse in modo fugace anche di giorno, nonostante la strada sia perfettamente sistemata ma ancora misteriosamente non aperta al traffico.

Via dei Pescatori chiusa ridotta una discarica: polemiche per i ritardi sulla riapertura 1

Per la gioia di chi continua a fare dei giri infiniti per andare da Ostia a Casal Palocco la strada è indisponibile a tal scopo: “E se continuano a lasciarla chiusa – commenta un’utente – diventerà a breve una discarica in piena regola. Le telecamere c’erano ma qualcuno si sarebbe lamentato per la privacy e potrebbero essere sono state tolte. Ma a prescindere da questo, cosa ne impedisce l’apertura se la strada è pronta? Una volta che iniziano a passarci le auto questo problema, così come quello della mobilità si risolverebbe automaticamente” – conclude la cittadina.

Oggi è toccato ai cavi di gomma da cui è stato sottratto il rame e gettati in strada da chi evidentemente non poteva buttarli via alla luce del sole. Ma nel giro di poco, quando gli stessi sozzoni o altri ancora più audaci, si accorgeranno che i rifiuti non vengono rimossi da nessuno, nello stesso punto inizieranno ad aggiungergli compagnia, sapendo di poter agire indisturbati.

Alla speranza della riapertura della strada, che potrebbe prendere i cosiddetti “due picconi con una fava”, in questi giorni si aggiunge anche quella di una pronta cattura di qualche ignoto sozzone, immortalato da una delle 18 fototrappole mobili installate di fresco per catturare comportamenti e violazioni delle norme di tutela ambientale, e che secondo una prima mappatura sarebbero in parte posizionate tra Ostia Levante e Ostia Antica.