Ha chiesto di patteggiare la pena a 4 anni di carcere il 43enne che nella notte del primo ottobre scorso, ubriaco alla guida, ha causato l’incidente stradale costato la vita al ventenne di Fiumicino Aldo Abbrugiati.
A causare la morte del 20enne di Fiumicino un 43enne ubriaco alla guida di una Bmw
Il patteggiamento è un rito alternativo che a fronte di un accordo tra l’imputato e la procura su una determinata pena, da proporre poi al giudice, salta di fatto il processo e garantisce all’imputato sconti sulla condanna.
I genitori di Aldo Abbrugiati, ancora sconvolti dalla morte del figlio, hanno annunciato per il giorno dell’udienza in cui il giudice dovrà decidere o meno il patteggiamento una manifestazione a piazzale Clodio.
“Chi ha ucciso mio figlio rischia di non finire un giorno in carcere”. Da qui l’idea di organizzare una sorta di sit in con la il viso di Aldo stampata sulle magliette proprio di fronte all’ingresso della città giudiziaria di Roma. “Quell’uomo era ubriaco e ci ha strappato un figlio.Chiederemo giustizia non solo per lui ma per tutte le vittime della strada, per tutti questi ragazzi che sono morti”.
L’incidente
L’incidente in cui aveva perso la vita il ventenne di Fiumicino si è verificato intorno alle 2 di notte al km 38 del Raccordo anulare: Aldo era solo sulla sua auto e stava rientrando a casa dopo una festa con gli amici che lo seguivano su altre due vetture.
A provocare lo scontro che ha coinvolto quattro auto il 43enne alla guida di una Bmw. Guidava ubriaco, per lui quindi era stato disposto l’arresto per omicidio stradale. (leggi qui)
Per liberare il corpo del ragazzo dalle lamiere erano dovuti intervenire i vigili del fuoco.
Aldo era un esperto e appassionato di arti marziali, principalmente Muay Thai. Portava il nome del nonno una figura nota ad Ostia per aver fondato una radio e poi una televisione.
