Non accetta le dimissioni, paziente appicca fuoco dentro l’Umberto I

A dare in escandescenza un 37enne italiano: ha dato fuoco a una barella e aggredito dei poliziotti

Secondo lui era ancora malato e non doveva essere dimesso, così quando i medici lo hanno invitato ad uscire dalla sala rossa del Pronto Soccorso si è vendicato: ha dato fuoco a una barella e poi aggredito chiunque volesse contenerlo. Il risultato: il materasso è bruciato, fuggi fuggi generale degli altri pazienti in attesa e l’agente del Posto di Polizia interno al policlinico Umberto I refertato con 7 giorni di prognosi.

A dare in escandescenza un 37enne italiano: ha dato fuoco a una barella e aggredito dei poliziotti

Alla fine, nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 15 marzo, però la bravata di un 37enne italiano, a suo dire ammalato, si è conclusa con l’arresto. Non potrà alloggiare all’Umberto I dove pretendeva un posto ma in carcere. Gli agenti del commissariato San Lorenzo e Porta Pia lo hanno arrestato con l’accusa di resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo dovrà anche rispondere di danneggiamento aggravato.

Il primo agente intervenuto, infatti, ha riportato contusioni e lividi dopo essere stato aggredito a calci e pugni dal “malato” che aveva appena dato fuoco a un materasso, mettendo a rischio la struttura.

L’escalation

Ormai le aggressioni all’interno dei pronto soccorso, spesso in affanno, sono diventate routine. Di recente il presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Roma Maurizio Zega e il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri Antonio Magi hanno quindi proposto di parificare medici e infermieri a pubblici ufficiali per aggravare le pene di chi mette a rischio l’incolumità dei camici bianchi. (leggi qui)

Tra le ultime aggressioni quella di un infermiere e di un vigilante in servizio al pronto soccorso del Grassi di Ostia, picchiati a febbraio. Un papà che era arrivato col suo bambino in braccio dolorante a un orecchio, non accettando l’attesa mentre il personale medico era impegnato in urgenze, ha perso le staffe e cominciato a inveire e aggredire prima di tutto un infermiere che lo invitava a calmarlo e poi il vigilante intervenuto in suo aiuto. (leggi qui)