Infermiere aggredito a Ostia, gli ordini ora chiedono l’aggravamento delle pene

Gli ordini dei medici e degli infermieri chiedono il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale 

Troppe aggressioni contro medici e infermieri: gli ordini delle rispettive categorie chiedono l’aggravamento delle pene puntando al riconoscimento per chi indossa un camice in ospedale la qualifuca di pubblico ufficiale. La proposta arriva dopo l’aggressione di un infermiere all’ospedale di Ostia. (leggi qui)

Gli ordini dei medici e degli infermieri chiedono il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale

Dopo l’ennesima aggressione ai danni di un infermiere all’Ospedale di Ostia, al quale esprimiamo la nostra solidarietà e la vicinanza, occorre riconoscere che la situazione grave dei pronto soccorso impone di riconsiderare la figura dei medici e degli infermieri in loco, riconoscendo ad essi la qualifica analoga a quella di pubblico ufficiale con la conseguenza che ogni aggressione è un oltraggio a pubblico ufficiale”.

A lanciare la proposta il presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Roma Maurizio Zega e il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri Antonio Magi.

Il triste succedersi degli episodi di violenza certifica peraltro – concludono Zega e Magi – che ridurre la pressione antropica sugli ospedali – mediante investimenti sulla sanità territoriale, per la medicina generale, per la specialistica ambulatoriale, e per l’infermieristica di famiglia e di comunità – oltre che una necessità imposta dalla realtà epidemiologica sta diventando urgente anche sotto il profilo dell’ordine pubblico”. “Le istituzioni diano un segnale in questa direzione”, è l’appello dei due presidenti.

L’aggressione al Grassi

L’aggressione al Grassi di Ostia è avvenuta la sera del 2 febbraio: un papà col figlioletto in braccio ha aggredito un infermiere.

Il piccolo, perdeva sangue da un orecchio, e il padre – arrivato in pronto soccorso insieme alla compagna – era particolarmente nervoso e non intendeva rispettare l’ingresso per urgenza. Quindi ha aggredito un infermiere e una guardia giurata intervenuta a sua difesa.