Onore ai “caduti” nella battaglia (persa) contro i rifiuti

Centinaia di cassonetti rovesciati e inutilizzabili giacciono sulle strade di Roma. Colpa di operatori Ama maldestri o di una strategia fallimentare?

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Cassonetti caduti in lungomare Pasolo Toscanelli, via delle Baleniere, piazza Tolosetto Farinata degli Uberti e via Pasqui

Centinaia di cassonetti giacciono abbattuti lungo le strade della città come soldati caduti in una battaglia che Roma ha ormai perso nella lotta ai rifiuti per una differenziata che non cresce.

Il caso Ostia è il più clamoroso ma segnalazioni arrivano da ogni parte della Capitale. I cassonetti giacciono rovesciati ai lati delle strade rendendoli inutilizzabili, anche se c’è chi si ostina a scaricare i propri rifiuti nonostante sia impossibile per i compattatori dell’Ama sollevarli e svuotarli con regolarità. Il risultato è cumuli di sacchetti d’immondizia che sommergono e circondano i contenitori.

Centinaia di cassonetti rovesciati e inutilizzabili giacciono sulle strade di Roma. Colpa di operatori Ama maldestri o di una strategia fallimentare?

Quei cassonetti “abbattuti” come tanti soldati di una battaglia che Roma non riesce a vincere – con il risultato di essere sempre più improponibile allo sguardo e all’olfatto dei turisti – restano in quella fastidiosa posizione per giorni. In qualche caso anche per più settimane.

C’è da chiedersi innanzi tutto perché questo fenomeno da qualche giorno sia estremamente diffuso. E’ aumentata la quota di manovratori maldestri dei compattatori Ama o, piuttosto, è in atto una forma silenziosa di boicottaggio? C’è, poi, chi sostiene che ritirare su i cassonetti rovesciati sia al momento non possibile per la mancanza di una specifica macchina sulla piazza di tutta Roma.

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Cassonetti rovesciati in via Giuliano da Sangallo, via delle Gondole e via Stefano Cansacchi

Un riflesso del fastidioso disservizio è la caduta ulteriore della quota di differenziata nella raccolta dei rifiuti, già di per sé non brillante a Roma. Nel 2020 solo il 43,8% dell’immondizia risultava differenziata correttamente; nel primo semestre 2022 era salita ad appena il 45,6%. Meno delle metà dell’immondizia prodotta nelle case, nei negozi e nei mercati viene smaltita pronta per il suo riciclo.

L’indolenza unita all’inciviltà di molti romani di fronte all’inutilizzabilità dei cassonetti rovesciati li porta a lasciare sul posto, magari in un contenitore per rifiuti di altra natura, l’immondizia di casa o del negozio, rinunciando a quel piccolo sforzo di differenziare la raccolta.

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