La truffa del finto nipote non conosce stop a Roma. Nella mattinata di ieri, 7 marzo, gli agenti del distretto San Giovanni hanno arrestato due campani di 19 e 32 anni in trasferta nella Capitale. Sono stati fermati dopo che avevano truffato al Prenestino una novantenne con l’espediente che avrebbe dovuto racimolare con urgenza soldi per togliere dai guai il nipote.
Il finto nipote un 19enne campano: la vittima una vedova novantenne certa che stesse aiutando il nipote vero
I poliziotti hanno intercettato l’auto sospetta sulla Tangenziale, all’uscita dell’A24, e l’hanno pedinata a Prati, Trionfale, Garbatella, fino a quando non si è fermata in zona Prenestina.
Il giro è terminando nel quartiere Acqua Bullicante, dove hanno notato l’autovettura parcheggiare in via Maddaloni. A bordo dell’auto era rimasto soltanto il conducente, mentre il 19enne è entrato in un condominio di via Sorrento per uscirne pochi minuti dopo.
Il controllo
I poliziotti allora, insospettiti, hanno alzato la paletta per bloccare l’auto dalla quale il passeggero ha tentato subito di darsi alla fuga.
Bloccato da un agente dopo una breve colluttazione si è arreso ammettendo la truffa appena compiuta. Nelle sue tasche soldi e monili d’oro.
L’anziana ha poi ammesso di averli consegnati lei a quel giovanotto per salvare il nipote da una ingiustizia. “Mi ha chiamato un ragazzo che si è presentato per mio nipote. Chiedeva aiuto per il pagamento urgente di un plico giacente presso l’ufficio postale. Solo così avrebbe potuto escludere conseguenze penali”, ha raccontato, “Nel dubbio volevo essere certa che mio nipote non avesse problemi“.
L’anziana, pur riferendo di non avere molti soldi in casa, aveva racimolato quanto possibile frugando nei cassetti insieme al suo truffatore, che a quel punto si era spacciato per un addetto inviato dall’ufficio postale.
Per i due truffatori sono stati disposti gli arresti domiciliari.
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