E’ morto Harry Shindler, l’ultimo veterano dello sbarco di Anzio

Il veterano avrebbe compiuto a luglio 102 anni. L'addio di Anzio

E’ morto Harry Shindler, l’ultimo veterano dello sbarco di Anzio. Avrebbe compiuto 102 anni a luglio. Sempre battagliero stava lavorando sul suo secondo libro dopo il successo di “La mia Guerra non è finita” che è diventata anche un film.

Il veterano avrebbe compiuto a luglio 102 anni. L’addio di Anzio

L’ultimo veterano dello sbarco di Anzio si è spento nella sua casa di San Bendetto dove viveva solo ancora autosufficiente. Un mese fa, dopo un piccolo incidente, aveva dovuto far ricorso al pronto soccorso ma sembrava essersi ripreso tanto che stava programmando altri impegni dopo la vittoria per il riconoscimento del voto per i britannici all’estero tra i quali la battaglia per riportare la Gran Bretagna in Europa.

La Città di Anzio, eternamente grata per il contributo alla conquista della libertà e della democrazia, piange la scomparsa del Veterano britannico dello Sbarco Alleato, Harry Shindler, il cacciatore di ricordi che ha vissuto tutta la sua vita per trasmettere alle giovani generazioni il valore della memoria ed il sacrificio di quanti sbarcarono su una terra a loro sconosciuta per un mondo libero, portando sempre la sua Anzio nel cuore“.

E’ il messaggio rivolto dalla città di Anzio tramite la Commissione Straordinaria della Città di Anzio, Antonella Scolamiero, Francesco Tarricone ed Agostino Anatriello.  Durante lo Sbarco di Anzio, Harry Shindler era soldato del Genio Reale Elettro-Meccanico (REME), assegnato al secondo battaglione degli “Sherwood Foresters”. Il suo lavoro consisteva nel riparare veicoli e cannoni.

Il veterano con Anzio nel cuore

Dal dopoguerra ai nostri giorni Harry Shindler ha seguito una seconda missione di vita: quella di aiutare i figli ed i nipoti di civili e soldati che vissero quella tragedia, a mettere la parola “fine” a storie dolorose e commoventi, come quella dell’Ufficiale Britannico Eric Fletcher Waters, padre di Roger Waters, perito nella Battaglia di Anzio e scomparso nelle paludi della guerra al Fosso della Moletta, Aprilia.

Le sue storie di vita sono raccontate nel libro “La mia guerra non è finita. Storia del soldato inglese che non dà pace alla memoria”, scritto insieme al giornalista Marco Patucchi.

E’ sempre tornato nella sua amata Anzio, che considerava la sua seconda casa, per partecipare alle commemorazioni dello Sbarco e soprattutto per incontrare i giovani, ai quali ha sempre trasmesso l’enorme valore della libertà.

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