Da domani le sigarette costeranno di più. Gli aumenti stabiliti con la Legge di Bilancio entreranno in vigore dal 15 febbraio e saranno di venti centesimi in più per ogni pacchetto. In aumento i prezzi di Chesterfield, Philip Morris, Winston e le Camel. Anche sulle Marlboro, ma non tutte.
Non aumenteranno solo le sigarette, ma anche sigari e tabacco
L’intervento non riguarda solo le sigarette ma anche i sigari, il tabacco da fiuto, da mastico, da pipa e da inalazione.
Per le sigarette tradizionali ammonta a circa 20 centesimi il primo anno ed è compreso tra 10 e 15 in media nei prossimi tre anni l’aumento previsto dalla bozza della manovra.
Dopo due anni di tassazione ferma, il testo alza l’accisa cosiddetta “specifica” (oggi in Italia ai livelli più bassi d’Europa) da 23 a 36 euro per 1.000 sigarette nel 2023, a 36,50 euro per 1.000 sigarette nel 2024 e a 37,00 euro per 1.000 sigarette a partire dal 2025.
Un aumento della parte fissa che comporta un automatico ribasso della parte variabile dell’accisa e che, a conti fatti, si traduce appunto in un rincaro in media, considerando sia i prodotti di alta che di bassa gamma, di circa 20 centesimi a pacchetto il primo anno e di 10-15 centesimi sui tre anni in media.
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Il sito della Federazione Italiana Tabaccai ha annunciato: “Si comunica che i prodotti riportati nel listino, già pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (www.adm.gov.it), subiranno una modifica tariffaria che entrerà in vigore dal 15 febbraio 2023. Si evidenzia che, in data odierna, limitatamente alle marche oggetto del cambio tariffa, sono inibite la vendita Cash & Carry e le levate suppletive (straordinarie e urgenti) per le quali sia stata fatta richiesta nella medesima giornata di oggi”.
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