Ostia: sulla spiaggia di Ponente anche nel pieno della stagione più fredda, spuntano da un giorno all’altro tende canadesi e giacigli sull’arenile, nell’indifferenza dei controlli. I ripari di fortuna per dormire vengono in genere allestiti di notte, e se tutto “va bene” per chi vi trova riparo, restano fissi per giorni a fare brutta mostra di sé.
Una foto denuncia social emblematica della situazione, mostra come la mancanza di vigilanza su questo tratto di lungomare e relativo arenile, sia tale da aver consentito ad un senza fissa dimora di montare tenda e giaciglio, utilizzando addirittura un pannello segnaletico a strisce bianche rosse, di proprietà del Municipio X.
Lungomare di Ponente in stato di abbandono. Residenti: “Ingiusto per noi e quel turismo che viene ad Ostia anche in inverno, ricompensato con istantanee di degrado”
Spiaggia di Ponente e Lungomare sono abbandonate al degrado. Nonostante la buona lena dei volontari per pulire i resti della mareggiate – tra le prime responsabili della presenza di rifiuti – l’immondizia del mare sta lì in modo più o meno fisso, spuntando dall’arenile delle spiagge libere, quelle in cui si dovrebbe beneficiare di un accesso tutto l’anno per godere dello spettacolo del mare senza ostacoli del visus.
Quell’accesso libero ma incontrollato però, trasforma in automatico la spiaggia del lungomare di Ponente in una terra di tutti e di nessuno, dove trovano posto di continuo tende e giacigli di cartone che in taluni casi, arrivano a diventare delle semi baracche. Delle “installazioni” di fortuna provvisorie, come sono state definite dal cittadino autore della foto in copertina, che senza l’intervento di qualcuno autorevole per ostacolarne la costruzione, finiscono per diventare fisse.
Lo spettacolo di questa passeggiata, che nelle intenzioni della favola, doveva far ammirare un panorama lungo e ininterrotto fino al porto turistico, sarebbe di fatto apprezzato da quel poco turismo che, bontà sua, viene ad Ostia anche in inverno, ma che invece viene ricompensato con istantanee di degrado, indegne del mare di Roma.
L’abbandono del Lungomare in inverno, oltre a scatenare l’indignazione dei cittadini, non è certo un aiuto a quelle attività che qui vivono proprio di turismo, e che andrebbero sostenute almeno con un mantenimento di quello che è già bello senza la necessità di inventarsi troppo.
Giacigli abusivi di cartoni, invadono anche i marciapiedi. All’altezza di quel tratto di lungomare che attende da tempo una riquaLificazione, davanti e forse anche all’interno dell’ex ufficio tecnico, hanno stazionato a lungo tende e sacchi a pelo, finché non hanno preso fuoco per cause sulle quali stanno investigando le forze dell’ordine.
A seguito di quel rogo dove fortunatamente nessuno è rimasto ferito, nessuna bonifica sembrerebbe sia stata prevista per rimuovere i resti di quanto è andato in cenere. Tutto è ancora lì da più di una settimana (leggi qui), ad aggiungersi alla trascuratezza sovrana.
Vivibilità dei residenti e sforzi economici dell’hospitality poi, stanno andando a carte e quarantotto anche per i disagi delle strade. Sempre sul Lungomare Paolo Toscanelli, l’attraversamento all’incrocio con via delle Oceanine è dimezzato da mesi dalle transenne che cingono una voragine sull’asfalto, che sta diventando come per altre voragini note del Lido, parte integrante del paesaggio urbano.
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