“Alfredo libero, tutti liberi, no al 41 bis“. Gli anarchici nel pomeriggio di oggi, mercoledì primo febbraio, sono tornati a manifestare a Roma riproponendo i loro obiettivi. Il presidio sotto al ministero della salute.
Presidio sotto al ministero della Salute: Trastevere blindata per una quarantina di anarchici
Si sono dati appuntamento di fronte alla sede del ministero della salute a Trastevere, in solidarietà con Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da 100 giorni contro il 41 bis e appena trasferito da Sassari al carcere di Opera a Milano per le sue condizioni di salute.
“Se ammazzano Alfredo la pagheranno. Cospito é una persona perbene“, l’avvertimento degli anarchici, un gruppetto di una quarantina di persone. Gli antagonisti hanno riservato anche uno slogan alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Noi siamo i figli dei partigiani, lei di chi li uccideva“.
Non si sono contati disordini. Il presidio si è svolto di fronte a una massiccia presenza della Polizia intervenuta con delle camionette.
Cospito non condanna
Intanto un consigliere regionale della Lombardia di +Europa/Radicali, Michele Usuelli, oggi ha fatto visita a Cospito in carcere. L’anarchico ha confermato di aver smesso di prendere anche gli integratori. “Ho chiesto a Cospito di riprendere a nutrirsi fino a che le azioni violente non fossero cessate, ma per ora non se la sente di mandare i messaggi”, ha detto Uselli.
“Ho chiesto a Cospito anche di condannare le azioni violente di questi giorni, che ci allontanano dalla possibilità di ottenere una revisione del 41 bis – ha specificato Usuelli – non mi ha detto di approvare questi gesti, ma prevalendo il suo essere anarchico, non si sente di dire nulla a chi li sta compiendo, nemmeno di condannarli”.
Nel corso della sua informativa alla Camera, il guardasigilli Nordio ha sottolineato, invece, che la detenzione al 41 bis di Cospito, di recente trasferito dal Bancali di Sassari all’Opera di Milano, è dovuto dal fatto che ci sono prove che l’anarchico abbia avuto contatti con l’esterno anche da detenuto.
Cresce la tensione
A Roma nel frattempo cresce la tensione e l’attenzione sugli anarchici. Sabato scorso, 28 gennaio, durante una manifestazione si è scatenata una guerriglia a Trastevere con la polizia che si è chiusa con 41 denunciati (leggi qui).
Nella stessa notte sono state lanciate due molotov contro il commissariato Prenestino. La notte tra domenica 29 e lunedì 30 gli anarchici hanno rivendicato, invece, l’incendio a cinque Fiorini della Telecom a Montesacro (leggi qui). Per sabato 4 febbraio è prevista un’altra manifestazione. Si temono disordini.
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