Funerale separato per le cinque vittime: giovedì l'estremo saluto ad Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti
Funerali separati per le vittime della strage di Fonte Nuova, l’incidente stradale costato la vita a cinque amici giovanissimi. L’estremo saluto verrà dato per primi ad Alessio e Simone e la data indicata è quella di giovedì 2 febbraio.
Alle 14 nella chiesa Gesù Maestro il parroco don Pedro celebrerà le esequie di Simone Ramazzotti e Alessio Guerrieri, i due cugini di 21 anni, morti nello schianto in auto sulla Nomentana del 27 gennaio insieme ai tre amici Valerio di Paoli, pure lui 21enne, e alle 17enni Flavia Troisi e Giulia Sclavo. (leggi qui)
Nella giornata di domani, mercoledì 1° febbraio, dovrebbero essere annunciati anche i funerali delle altre tre vittime. La volontà di svolgere una cerimonia comune, allo stadio di Tor Lupara, come ipotizzato anche da uno dei genitori colpiti dal tremendo lutto (leggi qui), è stata accantonata.
La comunità di Fonte Nuova, in ricordo di Alessio, Simone, Valerio, Flavia e Giulia, d’accordo con le autorità religiose, ha deciso intanto di raccogliersi in preghiera venerdì dalle 18,30 con una fiaccolata.
Nella serata di ieri, lunedì 30 dicembre, intanto tre sacerdoti hanno officiato una veglia nella chiesa di Gesù Maestro. Sono stati tanti i ragazzi che hanno partecipato: gli amici delle vittime, ma anche tanti altri giovanissimi, commossi e sotto choc, che si sono stretti vicini per l’enorme perdita.
Una giovane ha letto un messaggio all’altare: “Signore vogliamo affidare i nostri ragazzi e ti chiediamo di darci speranza. Per questo a te ci rivolgiamo in questo momento, ti chiediamo di accendere in noi la speranza”. (leggi qui)
Alla veglia di preghiera non hanno partecipato i genitori della vittime, devastati dal lutto. Don Pedro ha incontrato famiglia per famiglia in questi giorni per portare un minimo di conforto e recitare una preghiera.
Durante la veglia il parroco ha rivolto il pensiero in particolare a loro: “Davanti a un evento come questo dobbiamo lasciare il cuore aperto, come Gesù – ha detto – Cerchiamo di non vivere questo dolore da soli ma di viverlo anche come comunità. È importante restare insieme anche quando la vita tornerà alla normalità e dobbiamo restare vicini alle famiglie attraversate dalla tragedia. Dobbiamo continuare ad amare i nostri amici che non ci sono più ma che possiamo raggiungere con la preghiera e con l’amore“.
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