Chiude il Nucleo di Cure Primarie di Casal Bernocchi: 150mila residenti senza pronto intervento

Decisa dalla Asl Roma 3 la chiusura del servizio per cercare di tamponare le esigenze del pronto soccorso del Grassi

Nucleo di Cure Primarie Casal Bernocchi

L’obiettivo è quello di rinforzare l’organico del pronto soccorso del Grassi, ormai in ginocchio per la fuga di medici (leggi qui) e per le mancate assunzioni. Come una coperta corta, però, si lascia scoperto l’entroterra ostiense. Sono gli effetti della decisione della Asl Roma 3 che ha disposto che il Nucleo di Cure Primarie di Casal Bernocchi chiuda e si “trasferisca” presso l’ospedale di Ostia.

Decisa dalla Asl Roma 3 la chiusura del servizio per cercare di tamponare le esigenze del pronto soccorso del Grassi

La nota, trasmessa oggi a tutti i vertici della Asl Roma 3, è firmata dal direttore generale Francesca Milito, da quello sanitario Daniela Sgroi e da quello amministrativo Francesca Merli. L’oggetto del documento è “Trasferimento Nucleo di Cure Primarie (NCP) ubicato presso il Poliambulatorio di Casal Bernocchi”. La decisione sarà attuata a partire da lunedì prossimo, 16 gennaio.

In realtà quello che è definito “trasferimento” è una vera chiusura con comando per i dipendenti a prestare servizio presso il pronto soccorso del Grassi “in locali appositamente allestiti”. “Tale decisione – viene spiegato – si rende necessaria per far fronte alla gravissima e contingente carenza di personale NCP per le attività di propria competenza, nonché per ottimizzare e qualificare il percorso assistenziale dei pazienti che, in esito alla valutazione del medico NCP, potranno agevolmente accedere, senza ulteriore attività di triage, agli approfondimenti diagnostici di 2° livello, anche in emergenza e urgenza, presso il predetto presidio ospedaliero”.

In poche parole, il paziente che verrà ritenuto affetto da una patologia che ha bisogno di ulteriori approfondimenti e analisi, non dovrà rifare “la fila” al pronto soccorso com’è finora per chi si rivolge preliminarmente ad un Nucleo di Cure Primarie.

Il Nucleo di Cure Primarie di Casal Bernocchi è stato già in passato al centro di tentativi di chiusura motivati dal ridotto afflusso di pazienti e quindi dalla antieconomicità del servizio. Va detto, però, che quel presidio potrebbe soddisfare le esigenze di un bacino di 150 mila utenti potenziali, da Vitinia ad Acilia all’Axa.

Rovente la presa di posizione da parte di Giuseppe Conforzi, esponente sindacale ospedaliero e capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio del X Municipio. “Siamo di fronte al disastro annunciato della Giunta Zingaretti e dell’assessore D’Amato che hanno lasciato i direttori generali delle asl senza risorse e senza medici – denuncia – Di fatto si trasferiscono i servizi lasciando il territorio di Acilia senza i livelli minimi assistenziali tentando di rafforzare un ospedale Grassi ormai allo stremo. Gli utenti pagano il dazio di dieci anni di governo Zingaretti e di cinque anni di assessorato il cui responsabile ha la faccia tosta di candidarsi alla presidenza dopo aver massacrato la sanità pubblica”.

Ciò che lascia sconcertati è che il ‘lavoro sporco’ lo stanno facendo fare ai direttori generali delle Asl – prosegue Conforzi – La sanità pubblica è come una nave rimasta senza il comandante Schettino e portata verso la catastrofe”.

E’ una vergogna – conclude il capogruppo municipale di Fratelli d’Italia – Chiediamo una ferma presa di posizione da parte del presidente del Municipio Mario Falconi che è medico e dovrebbe dimostrare una sensibilità verso le problematiche di tutti i cittadini, soprattutto di quelli che oggi si vedono privati di un servizio importante come il Nucleo di Cure Primarie”.

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